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    Milan-Inter, il derby scudetto diventa 'politico'. Fontana: 'La mia proposta per il maxischermo caduta nel vuoto'. Protesta social contro Sala

    Milan-Inter, il derby scudetto diventa 'politico'. Fontana: 'La mia proposta per il maxischermo caduta nel vuoto'. Protesta social contro Sala

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    Il derby scudetto tra Milan ed Inter arriva alla puntata conclusiva e decisiva della saga. Dopo 37 giornate di un avvincente testa a testa, soltanto una delle due potrà festeggiare: a partire dalle 18 di domani, il Mapei Stadium di Reggio Emilia e San Siro saranno i luoghi nei quali si scriverà una pagina di storia del nostro calcio e del nostro campionato, visto che era dal 2010 che la Serie A non determinava la squadra campione d’Italia proprio all’ultima giornata e, se i nerazzurri inseguono quel titolo che consentirebbe di apporre sulla maglia la seconda stella, i rossoneri vogliono interrompere un’astinenza che resiste ormai da 11 anni strappando lo scettro del comando proprio ai rivali cittadini.

    CHI FESTEGGIA? - Vista l’eccezionalità della situazione, la Lega Serie A ha predisposto due diversi cerimoniali e due differenti delegazioni sui due campi sui quali saranno impegnati Milan ed Inter per la premiazione per lo scudetto, mentre regna ancora una grande incertezza su quello che potrà accadere nelle strade di Milano a partire dalle 20 di domani, quando l’ultimo verdetto sarà stato emesso. Se i tifosi nerazzurri riempiranno il "Meazza" in ogni ordine di posto e sono pronti a trasferire la loro gioia per le vie e le piazze della città - raggiunti da chi non ha avuto la fortuna e la possibilità di acquistare un biglietto per il match con la Samp - in merito a Sassuolo-Milan le ultime ore sono state scandite dalla polemica in merito alla decisione del sindaco Beppe Sala e dell’amministrazione comunale di non concedere autorizzazioni per l’installazione di un maxischermo per consentire ai supporters rossoneri che non saranno a Reggio Emilia di seguire insieme l’ultima partita di campionato.

    LA POLEMICA - Una polemica che ha serpeggiato soprattutto sui social in questi ultimi giorni e che si è riaccesa nelle scorse ore dopo le parole affidate dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (noto tifoso milanista) dal proprio profilo Twitter: "Sassuolo-Milan: la mia offerta per il maxischermo in piazza Città di Lombardia, dove ha sede la Regione, sembra essere caduta nel vuoto. Peccato, la guarderemo da casa". Una stilettata nemmeno troppo velata al primo cittadino di Milano, in pieno clima derby considerano la dichiarata fede nerazzurra di Sala. Lo stesso sindaco che solo pochi giorni fa si era espresso in questi termini sulla questione: "Al netto dell’impossibilità materiale di usare Piazza Duomo (che stasera ospiterà il concerto di Radio Italia e vedrebbe anche domani la presenza di struttura e transenne utilizzate per l’evento), ho parlato con il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e gli ho fatto presente che lato Comune e Questura non c’è nessun veto perché la società installi in altra zona della città uno schermo per vedere la partita". Alle parole non sono seguiti i fatti e nemmeno DAZN, che detiene i diritti sulla trasmissione delle partite del campionato di Serie A, non è stata interpellata - come da contratto - per l’eventuale distribuzione della partita su un maxischermo, che può avvenire soltanto per ragioni di ordine pubblico disposte dalle autorità preposte. A questo punto, resta probabile l'idea che il Milan decida di organizzare nei giorni successivi un evento per condividere l'eventuale festa scudetto coi propri tifosi.

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