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    Milan-Inter è Pioli contro Inzaghi: lo scudetto più bello e il re di Coppe, ma il futuro è agli antipodi

    Milan-Inter è Pioli contro Inzaghi: lo scudetto più bello e il re di Coppe, ma il futuro è agli antipodi

    • Alessandro Di Gioia
    "Ognuno compie il destino che gli spetta, e desidera il destino che vuole; non compie quel che vuole, né vuole quel che compie". Chi meglio del poeta, scrittore e aforista portoghese Fernando Pessoa, con lo splendido incipit della sua poesia "Ognuno", può rappresentare a parole l'ineluttabilità del destino che attende le due storie di vita dei protagonisti in pectore di questo incredibile derby di Milano in semifinale di Champions, gli allenatori emiliani di Milan e Inter, Stefano Pioli e Simone Inzaghi? Così lontani eppure così vicini, a partire da quel passato comune nella Lazio e l'effigie di homines novi del calcio italiano, nuova aristocrazia europea made in Milano. Un incrocio, l'ennesimo in questi anni, che hanno visto rossoneri e nerazzurri combattere per diversi obiettivi, dallo scudetto della passata stagione alla Coppa Italia, fino alla Supercoppa di gennaio.

    LO SCUDETTO 'PIU' BELLO DI SEMPRE', IL RE DI COPPE E IL SOGNO ISTANBUL - Un destino da compiere, che inevitabilmente per uno dei due troverà la propria realizzazione nella finale di Istanbul. Scritto nelle stelle fin dall'arrivo sulle panchine di Milan e Inter: quasi per caso al posto di Giampaolo per quanto riguarda Pioli, che non era la prima scelta, rimpiazzo dello scontento Conte per Inzaghi. Con la serietà, il lavoro e il sacrificio si sono garantiti successo, vittorie e riconoscimenti: il rossonero ha portato a casa, punto su punto contro i rivali cittadini, lo scudetto che i tifosi del Milan definiscono come "il più bello di sempre", per come è arrivato e l'avversaria in questione, mentre il nerazzurro ha vinto tre trofei, con la speranza di aggiungere il quarto, la Coppa Italia di quest'anno, e forse anche il quinto. 

    L'IMPORTANZA DELLA 'DEA BENDATA' - Il destino che ognuno vuole, il trionfo in quella che è la manifestazione mondiale di club più importante per un tecnico, al timone di due squadre il cui obiettivo iniziale era approdare ai quarti: il fato, sempre lui, ha disegnato un epilogo che può essere leggendario, baciato da quella Dea bendata che è stata costituente per i successi dei due allenatori e il loro percorso lavorativo. Bravura, dedizione, capacità tattiche ma anche fortuna, che aiuta chi le è amica: in questo momento sia Pioli che Inzaghi possono essere artefici del loro disegno di vita.

    DUE MODI DI VIVERE LA PANCHINA - Compiere quello che si vuole non è una scelta, così come non basta desiderare ardentemente ciò che si compie: inaspettato il 19esimo titolo per il parmigiano Pioli e i suoi, visto il processo di costruzione di una nuova entità di squadra che si credeva potesse impiegare più anni per portare alla vittoria. Di forza, reazione e volontà la risposta di Inzaghi: in pochi gli hanno perdonato la mancata conquista della seconda stella contro i rivali di sempre e in quel modo, la reazione ha portato a un cammino di Champions impeccabile, oltre alla solita incetta di Coppe, tornei nei quali il piacentino ha dimostrato di avere pochi rivali nel globo, come preparazione e capacità di successo. Un vero e proprio specialista.

    I NUMERI A CONFRONTO - I due attuali allenatori di Milan e Inter si sono sfidati per 18 volte: Pioli ha affrontato Inzaghi 2 volte da allenatore dell'Inter, 5 volte da allenatore della Fiorentina e 11 volte da allenatore del Milan. Inzaghi ha sfidato Pioli 11 volte da allenatore della Lazio e 7 volte da allenatore dell'Inter. L'andata della semifinale di Champions sarà l'ottavo confronto nel derby di Milano, con i due che sulle panchine di Milan e Inter si sono già affrontati 7 volte: 4 volte in Serie A, 2 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa Italiana, con due vittorie del rossonero, tre del nerazzurro e due pareggi.

    IL FUTURO AGLI ANTIPODI - C'è solo un particolare che divide i due tecnici, ed è proprio il futuro prossimo, agli antipodi in questo momento: nonostante una stagione non all'altezza di quella che ha portato lo scudetto e un quarto posto ancora da conquistare, il futuro di Pioli sarà quasi sicuramente tinto ancora di rossonero, a prescindere da come andrà la semifinale di Champions. Molto difficile invece vedere ancora Inzaghi sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione, a meno che non vinca il trofeo più ambito: le 11 sconfitte e un cammino non all'altezza in Serie A possono essere la sua condanna, nonostante la perfezione di Coppa. Tra il 10 e il 16 maggio, ognuno compirà il destino che gli spetta.

    @AleDigio89

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