Milan-Inter: derby societario sui moduli
La prima giornata di Champions League regala degli spunti interessanti sulle milanesi. Dopo aver perso Ibra per infortunio, Allegri era tentato di schierare a Barcellona un Milan con Pato come unica punta. L'idea non è piaciuta alla società: con garbo ma decisione, Galliani ha così ricordato all'allenatore che il marchio di fabbrica rossonero prevede sempre due attaccanti (oltre alla difesa a quattro). Allegri non ha potuto fare altro che prenderne atto, schierando Cassano al fianco del papero brasiliano. Risultato a parte, la scelta è giusta a priori perché una grande squadra deve avere una propria identità precisa e ben definita.
Passando in casa Inter sempre ieri, interpellato in conferenza stampa sulla possibilità di cambiare modulo, invece mister Gasperini ha detto che dipende sempre dagli avversari: eppure stasera a San Siro arrivano i turchi del Trabzonspor e non il Barça... Diverso anche il comportamento tenuto dalla società nerazzurra, col presidente Moratti che aveva pubblicamente avanzato dubbi sulla difesa a tre già prima della trasferta di campionato a Palermo, dove Gasp ha proposto comunque il suo caro 3-4-3. Il risultato si è visto sul campo.