Milan, inizia la settimana di RedBird: dall'arrivo di Cardinale al ruolo di Elliott, tutti i nodi da sciogliere
ARRIVA GERRY - Già nella giornata di domani sarà in Italia Gerry Cardinale, il ceo del fondo RedBird il suo arrivo sarà fondamentale per portare avanti tutta la parte burocratica dell'affare e arrivare al tanto agognato Singing, che firmerà la "promessa" di investimento e stabilirà le modalità del passaggio di consegne e le cifre ufficiali dell'affare.
3 MESI E IL RUOLO DI ELLIOTT - La firma servirà anche a capire poi in quanto tempo si concretizzerà effettivamente il closing dell'operazione con il presidente Scaroni che qualche giorno fa aveva dichiarato che serviranno "3 mesi" per chiudere l'operazione. In sostanza RedBird, se diventerà proprietario del Milan anche soltanto al 70% prima di diventare operativo al 100% dovrà aspettare settembre a stagione iniziata e mercato concluso. È qui che entra in gioco, ancora una volta, il fondo Elliott che, almeno all'inizio, resterà con un ruolo di socio di minoranza (si parla del 30%) e aiuterà Cardinale nella gestione ordinaria del club e dei rapporti istituzionali.
I NODI DA SCIOGLIERE - Una volta firmata la cessione, la settimana di Cardinale diventerà incandescente perché il tempo per iniziare a programmare la prossima stagione stringe. E i nodi da sciogliere saranno tanti partendo, innanzitutto, dal contratto di Paolo Maldini e Ricky Massara. In particolare si dovrà cercare di ricomporre la frattura con l'ex capitano e oggi direttore tecnico che con l'intervista concessa alla Gazzetta ha tracciato un solco netto nei rapporti con Elliott. Poi ci sarà da definire un budget di mercato per poter portare avanti, o meno, le trattative già avviate come quelle per Renato Sanches e Botman. Infine ci sarà da capire la strategia economica che consentirà all'area sport di gestire monte ingaggi e rinnovi di giocatori chiave. La settimana più importante per il presente del Milan è ufficialmente iniziata.