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  • Milan in crisi: Conceicao si tira fuori, i primi responsabili sono i giocatori

    Milan in crisi: Conceicao si tira fuori, i primi responsabili sono i giocatori

    • Daniele Longo
    Su una cosa sono d’accordo Sergio Conceicao e i dirigenti del Milan: i primi responsabili della doppia delusione in pochi giorni contro Feyenoord e Torino sono i giocatori. Al termine della partita persa in modo rocambolesco con i granata c’è stato un confronto schietto e diretto tra l’allenatore e Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada per cercare di analizzare la situazione che si sta facendo sempre più pesante. 

    CONCETTI DURI - Nella conferenza post partita Sergio Conceicao ha utilizzato una terminologia dura per giustificare l’ennesimo passo falso in campionato del suo Milan: “Molto frustrante, per me, per i tifosi e per chi lavora qua. Veramente. Dobbiamo accettare questo, perché se non lo accettiamo qualcosa non va. Il Torino vinceva 1-0 senza tiri in porta e con un rigore sbagliato. 30 secondi dopo il pareggio, fallo e c'è il 2-1. È un momento in cui gli errori individuali sono pesanti, ci penalizzano tantissimo. Gli ultimi 12-15 gol sono errori non forzati, non c'entrano niente con la formazione. Ci sono momenti della stagione in cui succede di tutto: non è scusa, è la verità. Ci sono troppi errori individuali, ma nel calcio succedono. Errori un po' da circo".

    Il tecnico rossonero parla di dati oggettivi e inconfutabili perché la sconfitta di Torino è figlia soprattutto dell’ennesima “papera” di questa fase della stagione firmata Mike Maignan e della incredibile leggerezza di Malick Thiaw sul secondo. Incredibile perché un giocatore professionista non può protestare senza andare a coprire il pallone su un calcio di punizione di prima. 

    MANCANO LE SOLUZIONI- Chissà come hanno digerito certe dichiarazioni i giocatori ma questo è un altro discorso. Rimanendo sul gioco delle responsabilità è evidente che Sergio Conceicao si smarchi da ogni considerazione tattica puntando il dito su situazioni individuali che erano già state rimarcate a suo tempo dal predecessore Paulo Fonseca. In realtà mancano le soluzioni e il cambio in panchina era stato causato proprio da questo punto: la crisi c’era tre mesi fa ed è rimasta oggi, anche con un trofeo in più in bacheca con la Supercoppa Italiana. Ed è un segnale comunque preoccupante in vista del finale di stagione e delle analisi che verranno fatte a bocce ferme.

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    Commenti

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    Stan
    Stan

    Che differenza Motta non ha mai dato la colpa ai calciatori anzi il contrario

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