Milan, il vero colpo in attacco è uno solo. Sicuri che Sportiello sia meglio di Tata?
Una logica che l’anno scorso ha premiato il direttore sportivo rossonero che ha preferito, per esempio, dare fiducia a Kalulu piuttosto che comprare un difensore a gennaio, nonostante il grave infortunio di Kjaer. A questo proposito, in molti, vista l’ennesima ricaduta di Maignan si stanno augurando che il Milan ingaggi un nuovo portiere, magari il tanto sbandierato Sportiello. Posso anche capire che Tatarusanu non dia tutta questa sicurezza ai tifosi e di sicuro in questi mesi di titolarità gli errori non sono mancati. Lo scrive uno che è sempre stato molto critico sulle prestazioni dell’estremo difensore rumeno. Posto che ovviamente Mike Maignan è di un’altra categoria, possiamo davvero dire che l’ex viola abbia condizionato in maniera determinante il cammino del Milan in campionato o in Champions League? Di partite ne ha fatte tantissime e onestamente in quante possiamo dire che dei suoi errori abbiano pesato sul risultato finale? Nessuna o quasi. Non sarà plastico e reattivo come il francese, non avrà la classe di Neuer o i guizzi miracolosi di Donnarumma, ma sia l’anno scorso sia quest’anno Tatarusanu ha dimostrato tranquillamente di poter occupare la porta del Milan.
Siete così sicuri che Sportiello, catapultato a gennaio in una squadra nuova e con dei compagni di difesa mai visti farebbe di meglio? Sicuramente l’arrivo di un altro portiere infliggerebbe un durissimo colpo all’autostima di Tatarusanu e comprometterebbe le logiche di meritocrazia ed equilibrio del gruppo di Pioli. Ergo, io darei ancora fiducia al portiere rumeno in attesa che Maignan rientri il prima possibile. Se invece dovessi scegliere un regalo di Natale preferirei un rinforzo in attacco.
Dal punto di vista numerico il reparto offensivo del Milan può contare su 9 elementi, in teoria davvero tanti, ma come sostenevamo prima dell’inizio della stagione, nessuno di questi ha potenzialmente nei piedi i classici 15/20 gol del bomber. Tra i 9 giocatori offensivi includiamo Leao, Rebic, Origi, Lazetic, Giroud, Ibra, Diaz, Messias e De Ketelaere. Nella prima parte di campionato hanno segnato 21 gol in 9, una media di 2,3 ciascuno. Davvero pochi. È pur vero che anche l’anno scorso il Milan ha vinto lo scudetto senza un vero grande goleador e con Leao come miglior marcatore. È vero che il Milan ha dimostrato di saper vincere tantissime partite con il minimo scarto ma, alla ripresa della stagione a gennaio, il problema del gol rischia di farsi sentire. Consideriamo infatti che dei 9 giocatori nominati: Ibra non ha mai giocato e non si sa quando effettivamente potrà tornare a disposizione, Origi è ancora infortunato, Rebic è molto indietro di condizione e Giroud, non più giovanissimo, è reduce da una prima parte di stagione vissuta ad altissimo ritmo, culminata per di più con la Finale del Mondiale persa e macchiata da quella sostituzione al 40’ che sa di fragorosa bocciatura. Il francese, determinante sia con la maglia del Milan sia con quella dei blues fino alla finalissima contro Messi, obiettivamente rischia di subire un contraccolpo si fisico sia psicologico. Deve essere bravo lui a rituffarsi subito sul Milan e sugli obiettivi rossoneri. Del resto però non si può pretendere che vada avanti a giocare e segnare tutto l’anno ininterrottamente come ha fatto negli ultimi mesi.
Gli altri non sono veri e propri centravanti. Tra di loro Leao è l’unico che può segnare oltre che far segnare tutta la squadra. Per il resto, De Ketelaere deve ancora trovare il suo ruolo e dimostrare il suo valore, Messias e Diaz il loro lo fanno quasi sempre ma certo non si può pensare che siano loro a risolvere i problemi realizzativi di Pioli. Tantomeno ci si può affidare al giovane e promettente Lazetic. Per tutte queste ragioni e in previsione di un ciclo massacrante di partite nei prossimi mesi, un rinforzo in attacco ci starebbe non bene, ma benissimo.
Anche se non mi illudo perché a Milanello e dintorni sono convinti che questo rinforzo per il 2023 si stia già allenando con i compagni e sia pronto a essere ancora una volta decisivo. Mi riferisco ovviamente a Zlatan Ibrahimovic. E allora speriamo che sotto l’albero di Natale ci sia un altro elisir di lunga vita per il gigante svedese. Auguri a tutti, milanisti e non.