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Milan: il ritorno di Bertolacci, ma il suo futuro dipende dal closing
Nel gioco delle coppie dell'Aeroplanino infatti ogni giocatore ha già il suo sostituto ideale: Kucka ha Pasalic, Bonaventura ha Mati Fernandez e Locatelli ha Sosa; a questi va poi aggiunto anche Poli, che si è già preso la casella di 'jolly' a partita in corso per il grande apporto dinamico che può dare. Mezzala naturale, Bertolacci difficilmente può scavalcare Mati, che gode del forte gradimento di Montella, non impossibile ma complicato anche giocarsela con Pasalic almeno inizialmente, e allora serve reinventarsi e andare anche ad inisidiare l'unica posizione possibile: Sosa non ha convinto quando utilizzato, troppo macchinoso e non ancora adattato pienamente al nuovo ruolo, Bertolacci era già stato provato davanti alla difesa nel corso delle amichevoli estive e può provare a strappare una nuova chance. Il tempo però stringe, gennaio si avvicina e il suo futuro dipende in parte anche dal ben noto closing.
Sono settimane frenetiche in casa Milan, con i tifosi che attendono di conoscere se si concretizzerà la cessione della società, ma l'argomento riguarda da vicino anche i giocatori la cui permanenza è ancora incerta. Bertolacci è tra questi, anche perché se l'affare si concludesse nei tempi fissati Fassone e Mirabelli avrebbero il via libera per programmare il prossimo mercato e per gennaio la nuova proprietà cinese potrebbe presentarsi con un colpo proprio a centrocampo: che sia un Badelj o un Fabregas, l'obiettivo è un titolare da alternare con Locatelli e che chiuderebbe ulteriormente gli spazi a Bertolacci. Discorso opposto invece se il 13 dicembre non si concretizzasse e il Milan restasse nelle mani di Silvio Berlusconi: squadra giovane e italiana, senza investimenti di rilievo più facile riconquistare minuti per l'ex Genoa. Due settimane di fuoco tra campo e mercato, Bertolacci è tornato ed è pronto a mettersi in gioco.
Twitter: @Albri_Fede90