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    Milan: il rientro di Bennacer è determinante, ma una lacuna non è mai stata colmata

    Milan: il rientro di Bennacer è determinante, ma una lacuna non è mai stata colmata

    • Federico Russo
    Il Milan di questa stagione ha delle evidenti lacune difesive:32 gol presi in 26 turni di campionato, decisamente troppi. Una delle cause principali di questa difficoltà, oltre agli infortuni che hanno decimato il pacchetto arretrato, è identificabile nella difficoltà del centrocampo di fare filtro e interdizione in fase di non possesso, sia per caratteristiche tecniche dei giocatori sia per un lavoro difensivo di squadra non ottimale. Il recupero di Ismael Bennacer dopo il lungo infortunio rimediato nella scorsa semifinale di Champions, è sicuramente determinante essendo il giocatore che nella mediana dei rossoneri mette ordine in fase di possesso ma soprattutto fa  maggior interdizione in mezzo al campo. Nelle stagioni precedenti l'algerino veniva aiutato in quest'ultimo aspetto da Kessie e Tonali, mentre Reijnders e Loftus Cheek essendo più incursori fanno inevitabilmente meno filtro dell'ivoriano e del centrocampista italiano ceduto in estate al Newcastle. Bennacer risulta fondamentale anche da un punto di vista  tattico data la sua duttilità, come si è potuto notare anche in Milan Atalanta del weekend scorso. Infatti la sua posizione è stata alzata di qualche metro andando a formare un 4-1-4-1 in fase di possesso, lasciando il solo Adli più arretrato ad impostare andando a formare un triangolo basso con i tre difensori. Il recupero dell'algerino permette quindi anche più soluzioni essendo un calciatore dinamico e duttile oltre al consueto lavoro difensivo in mediana. Nonostante il suo rientro però è lecito porre degli interrogativi in sede di mercato viste le difficoltà del centrocampo sopracitate, cercando magari  di acquistare un giocatore con caratteristiche tecnico-fisiche "alla Kessie", che per inciso non è stato mai sostituito.

    MERCATO - In estate con l'acquisto di Yunus Musah si pensava di aver coperto questa lacuna, erroneamente considerato il sostituto dell'ivoriano ma con caratteristiche differenti, sta facendo fatica ad imporsi come è normale che sia quando si arriva da un altro campionato. In aggiunta la cessione nel mercato di gennaio di Rade Krunic ha aumentato maggiormente le difficoltà  nel fare filtro in mezzo al campo; Adli è sicuramente dotato di maggiore visione di gioco e di maggiore qualità nei piedi ma è altrettanto vero che dà meno coperture difensive rispetto al bosniaco, seppur il lavoro di Stefano Pioli lo sta piano piano trasformando. Ma ci vorrà sicuramente altro tempo per completare questo cambiamento e il suo percorso di crescita, l'ultima partita contro l'Atalanta è stata rassicurante in quest'ottica, ma serviranno delle conferme. Chissà quindi che in estate oltre all'acquisto di un attaccante (Zirkzee e Sesko i nomi forti) non si possa optare per l'acquisto di un centrocampista che possa fare filtro in mezzo al campo aiutando Bennacer e permettendo ai vari Reinjders e Loftus Cheek di sganciarsi e incidere negli ultimi 15 metri, andando a colmare quella lacuna mai sanata dopo la partenza di Franck Kessie.

    RECUPERI - Sicuramente il tecnico dei rossoneri aspetta anche i rientri di Pierre Kalulu e Fikayo Tomori, duo difensivo decisivo per la conquista del diciannovesimo scudetto, ma soprattutto congeniali al concetto di difesa di uomo su uomo a tutto campo che contraddistingue da anni il modo di difendere dei rossoneri, essendo abili nell'anticipo e forti nel recupero vista la loro spiccata velocità. Bisogna però sottolineare che il ritorno di Matteo Gabbia ha fatto vedere un calciatore motivato, maturato e sul pezzo rispetto alla sua prima esperienza e ha dimostrato che per questo Milan può essere una risorsa.

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