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Milan: il rientro di Bennacer è determinante, ma una lacuna non è mai stata colmata
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MERCATO - In estate con l'acquisto di Yunus Musah si pensava di aver coperto questa lacuna, erroneamente considerato il sostituto dell'ivoriano ma con caratteristiche differenti, sta facendo fatica ad imporsi come è normale che sia quando si arriva da un altro campionato. In aggiunta la cessione nel mercato di gennaio di Rade Krunic ha aumentato maggiormente le difficoltà nel fare filtro in mezzo al campo; Adli è sicuramente dotato di maggiore visione di gioco e di maggiore qualità nei piedi ma è altrettanto vero che dà meno coperture difensive rispetto al bosniaco, seppur il lavoro di Stefano Pioli lo sta piano piano trasformando. Ma ci vorrà sicuramente altro tempo per completare questo cambiamento e il suo percorso di crescita, l'ultima partita contro l'Atalanta è stata rassicurante in quest'ottica, ma serviranno delle conferme. Chissà quindi che in estate oltre all'acquisto di un attaccante (Zirkzee e Sesko i nomi forti) non si possa optare per l'acquisto di un centrocampista che possa fare filtro in mezzo al campo aiutando Bennacer e permettendo ai vari Reinjders e Loftus Cheek di sganciarsi e incidere negli ultimi 15 metri, andando a colmare quella lacuna mai sanata dopo la partenza di Franck Kessie.
RECUPERI - Sicuramente il tecnico dei rossoneri aspetta anche i rientri di Pierre Kalulu e Fikayo Tomori, duo difensivo decisivo per la conquista del diciannovesimo scudetto, ma soprattutto congeniali al concetto di difesa di uomo su uomo a tutto campo che contraddistingue da anni il modo di difendere dei rossoneri, essendo abili nell'anticipo e forti nel recupero vista la loro spiccata velocità. Bisogna però sottolineare che il ritorno di Matteo Gabbia ha fatto vedere un calciatore motivato, maturato e sul pezzo rispetto alla sua prima esperienza e ha dimostrato che per questo Milan può essere una risorsa.