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Milan: il punto su Fellaini e sul mercato in uscita
Su Diego Lopez resiste l’interesse di Everton e Bournemouth, ma deve prima realizzarsi un più ampio giro di portieri.
Cerci è invece sempre bloccato dalla resistenza a un nuovo prestito posta dall’Atletico Madrid, circostanza confermata due giorni fa (prima di Milan-Bologna) da Galliani: «Al momento non si muove, qualunque accordo che prenderemo deve prevedere il benestare da Madrid». Tutti fermi, pure José Mauri anche se, stavolta, sembra per diretta volontà rossonera, nonostante la richiesta di prestito riproposta dall’Atalanta.
Il Milan si priverebbe invece di El Shaarawy, che ha necessità di giocare e che, per ruolo e caratteristiche, è chiuso da Bonaventura: su Elsha, affare sul quale il Milan intende porre la garanzia dell’obbligo di riscatto, c’è il Bologna (solo in prestito, però) e la Roma, ma ora meno decisa. Il Monaco ha già comunicato al Milan, che dopo 24 presenze, ritiene conclusa l’esperienza del Faraone nel Principato, guarda caso a una sola partita dal necessario riscatto: il Milan si è infuriato, mentre Jardim, allenatore francese, sembra scherzarci su. Ieri ha detto: «Se parliamo di numeri, partiranno 2 o 3 giocatori. El Shaarawy? Ho parlato di numeri, ma come nomi faccio solo quello di Rony Lopes. Se Stephan giocherà contro l’Ajaccio? Forse» (sorride…).
Le cessioni complicate hanno una conseguenza ancora più scomoda: bloccano il mercato in entrata. Ancora Galliani domenica pomeriggio: «Siamo in 28, se non esce nessuno non può entrare nessuno» Vale anche per Fellaini, obiettivo difficile per un’altra serie di requisiti, per esempio la volontà del Manchester United di cederlo per 20 milioni e non in prestito, formula avanzata dal Milan. Galliani: «Mi è sempre piaciuto, allo Standard Liegi, all’Everton, un filino meno allo United. Ma ora è impensabile». E, stavolta, non sembra pretattica.