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    Milan, il poker al Monza è bugiardo ma vale doppio: Pioli risparmia forze per la Champions

    Milan, il poker al Monza è bugiardo ma vale doppio: Pioli risparmia forze per la Champions

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Per la storia del Monza, che non aveva mai giocato a San Siro in serie A, e per la classifica del Milan che scavalca l’Atalanta e raggiunge il Napoli in testa alla classifica. E’ questo il significato del 4-1 dei rossoneri, aperto da una doppietta di Diaz e chiuso dall’ultima rete di Leao, a cavallo dei gol di Origi e Ranocchia. Risultato giusto, per la superiore qualità individuale dei rossoneri, ma punteggio bugiardo perché la squadra di Palladino non avrebbe meritato un passivo così pesante, frutto soprattutto degli errori dei propri difensori. Alla fine, così, gioiscono in tribuna Maldini e Massara, mentre Galliani al fianco del figlio Gianluca ma non di Berlusconi, incassa la seconda sconfitta consecutiva del Monza, consolandosi soltanto con il successo della sua vecchia squadra. In attesa di sapere che cosa faranno le rivali per lo scudetto, Pioli fa bene a tenersi stretto questo successo che vale doppio, perché gli ha consentito di risparmiare energie preziose in vista della Champions e dello sprint prima della sosta per il mondiale. Con le belle notizie che riguardano Origi, per la prima volta titolare e per la prima volta in gol, e con quelle contraddittorie su Diaz che dopo avere confermato di essere in grandi condizioni è uscito dolorante.

    DIAZ UNO - Proprio il pensiero della importantissima sfida di martedì a Zagabria condiziona le scelte del tecnico rossonero che effettua un massiccio turnover. Risparmiati Kalulu, Tonali, Giroud e soprattutto, per la prima volta, Leao, c’è spazio per tre volti nuovi contemporaneamente rispetto alla stagione scorsa, come non era mai accaduto fin qui: Dest in difesa in linea con Kjaer, Tomori e capitan Hernandez; Pobega in mezzo al fianco vicino a Bennacer; Origi in attacco, supportato dal trio Messias-Diaz-Rebic. Sembra un azzardo, anche se il Monza è costretto a rinunciare a due pedine importantissime: l’infortunato Izzo in difesa, rilevato da Antov e lo squalificato Rovella in mezzo al campo, sostituito da Barberis. E invece, dopo un quarto d’ora grigio come le sue maglie tendenti al verde, al primo vero tentativo il Milan va in vantaggio. Gli schemi non c’entrano, perché il gol è il frutto di uno spunto isolato di Diaz, che ripete la prodezza riuscitagli due settimane fa contro la Juventus. Allora partì sulla destra, mentre stavolta improvvisa una volata centrale da metà campo che Antov cerca invano di interrompere con un tentativo tanto disperato quanto goffo.

    DIAZ DUE - Il Monza ha il merito di non arrendersi e per due volte sfiora il meritato pareggio. Prima Sensi, con un gran sinistro, e poi Carlos Augusto con una deviazione ravvicinata di testa, su cross da destra di Mota Carvalho, esaltano i riflessi di Tatarusanu bravo a respingere in entrambi i casi. Quanto basta, da un lato per confermare i progressi del Monza, dopo la promozione in panchina di Palladino, e dall’altro per ribadire le incertezze della difesa rossonera. Ma siccome nel calcio decidono le iniziative dei singoli, Diaz si ripete allo scadere del primo tempo sfruttando il passaggio di Origi dalla destra e aggirando Caldirola con un movimento rapidissimo da centravanti, a due passi dall’incolpevole Di Gregorio.

    ORIGI TRE - Kalulu al posto dell’acerbo Dest e Ranocchia in quello dello spaesato Barberis sono i primi cambi di Pioli e Palladino dopo l’intervallo. La svolta definitiva potrebbe arrivare da Rebic, smarcato alla perfezione da Bennacer, che cerca invano il gol del 3-0, negatogli da Di Gregorio. La notizia peggiore, però, è quella dell’infortunio di Diaz, costretto a lasciare il posto al recuperato De Ketelaere. A prescindere dagli interpreti, visto che Palladino rilancia anche Carboni e Petagna, che rilevano Caldirola e Mota Carvalho, mentre Pioli fa entrare Gabbia e Leao al posto di Kjaer e Rebic, il Milan rimane comunque padrone della situazione e la conferma arriva quando Origi trova il suo primo gol in campionato, con una sassata sotto la traversa, dal limite dell’area, dopo il passaggio di Messias dalla destra.

    RANOCCHIA STORICO - Sul 3-0 la partita sembra chiusa, ma il Monza riesce almeno a segnare un gol storico, perché è il primo a San Siro della squadra brianzola in serie A. La firma è di Filippo Ranocchia che calcia una perfetta punizione a fil di palo, dove Tatarusanu arriva con colpevole ritardo. Nessuna illusione però, perché il Monza regala un altro gol al Milan con Antov che pasticcia su Hernandez e favorisce la sua volata sulla sinistra con il cross al centro per Leao, perfetto nella deviazione centrale per il definitivo 4-1.



    IL TABELLINO

    Milan-Monza 4-1 (primo tempo 2-0)

    Marcatori: 16’, 40’ pt Díaz (Milan), 20’ st Origi (Mil), 21’ st Ranocchia (Mon), 38’ st Leao (Mil)

    Assist: 40’ pt Origi (Mil), 20’ st Messias (Mil), 38’ st Theo (Mil)

    MILAN: Tatarusanu, Dest (dal 1’ st Kalulu), Kjaer (dal 15’ st Gabbia), Tomori, Theo, Bennacer, Pobega, Messias, Diaz (dal 7’ st De Ketelaere), Rebic (dal 15’ st Leao), Origi (dal 33’ Vranckx) A disp.: Mirante, Jungdal, Ballo-Touré, Adli, Tonali, Giroud, Bakayoko, Leao, Kalulu, Thiaw, Krunic, Vranckx, GAbbia, De Ketelaere. All.: Pioli. 

    MONZA: Di Gregorio; Antov, Pablo Marì, Caldirola (dal 9’ st Carboni) Ciurria, Barberis (dal 1’ st Ranocchia) Sensi (dal 20’ st Bondo) Carlos Augusto; Pessina, Caprari (dal 20’st Gytkjaer); Mota Carvalho (dal 9’ st Petagna ). A disp.: Cragno, Sorrentino, Donati, Marlon, Machin, Gytkjaer, Valoti, Birindelli, Ranocchia, Colpani, Petagna, Bondo, Carboni, D'Alessandro, Vignato. All.: Palladino. 

    Ammoniti: 31’ pt Origi (Mil), 26’ st Bondo (Mon).

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