Milan: il mistero di Robinho
Non è ancora una situazione da Chi l'ha visto? ma poco ci manca. Robinho doveva essere il valore aggiunto del Milan, che in sei mesi ha perso il talento di Ibrahimovic, Cassano e Pato, ne è diventato l'oggetto misterioso. 18 presenze complessive, 7 da titolare (una in coppa Italia contro la Reggina) e solo due i gol all'attivo, contro Juventus e Torino. La stagione del brasiliano è tutta qui, numeri deludenti legati ad una serie di fattori. In primis i tanti, troppi infortuni, in secondo luogo le continue voci sul possibile ritorno in Brasile, per ultimo, ma non per questo meno importante, l'arrivo di Balotelli e l'esplosione di Niang.
Il Milan ha fatto una scelta chiara fin da subito, pagare moneta vedere cammello, il Santos non ha messo sul piatto 10 milioni di euro e Galliani si è tenuto Robinho. Ma la cessione del brasiliano è solo rimandata al termine della stagione, quando gli resterà un solo anno di contratto. Allegri spera di averlo disponibile e tranquillo per questo finale di stagione, ora che è tornato in gruppo dopo l'infiammazione tendinea che gli ha fatto saltare Parma, Barcellona e Inter. Il Milan vuole rivedere il Robinho che conosce prima di salutarlo definitivamente. E chissà che possa essere decisivo nella corsa per il terzo posto.