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Milan, il miglior Gabbia non basta: la difesa traballa, Moncada studia il colpo
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IL MIGLIOR GABBIA – Dalla sfida disputata a Udine, infatti, il Milan torna a casa con una prestazione davvero solida da parte di Matteo Gabbia, ritornato in questa sessione di mercato, dopo aver trascorso la prima parte di stagione in prestito in Spagna al Villarreal. Il centrale azzurro è stato determinante in varie occasioni nel match di ieri sera, togliendo le castagne dal fuoco in più di un’occasione. Pulito negli interventi, preciso in impostazione, puntuale su ogni pallone, di gran lunga la partita di Gabbia può essere inclusa tra le sue migliori da quando ha assaggiato il calcio che conta in rossonero. Coadiuvato da Kjaer (TUTTI I DATI DA LEADER DI SIMON KJAER) ha solidificato un reparto difensivo, fin troppo falcidiato dai numerosi ko stagionali. Un impatto positivo che rendono Gabbia un’opzione affidabile sino ai rientri di Tomori, Thiaw e Kalulu.
RIENTRI A QUANDO? - Rientri per i quali si farà un punto a fine mese, come anche dichiarato da Stefano Pioli nel corso delle ultime conferenze stampa. Tomori, vittima di una lesione mio-tendine al bicipite femorale della coscia destra, sembra essere la prima pedina in grado di ritornare nei tempi più rapidi (si parla di circa un mese). Discorso diverso per Thiaw: servirà attendere, infatti, qualche settimana in più per il centrale tedesco, che ha subito una severa lesione mio-tendine al bicipite femorale della gamba sinistra e rischia di essere a disposizione solamente tra fine febbraio ed i primi di marzo. Ancora più lunghi saranno i tempi di recupero di Kalulu, che lo scorso 2 novembre è stato operato in Finlandia per la rottura del tendine del retto femorale sinistro ed è atteso in campo a marzo inoltrato.
I DATI PARLANO CHIARO – Aspetti che vanno certo sottolineati, ma c’è molto altro da analizzare. Anche perché, tra i segnali positivi, c’è bisogno anche di far notare come non sia tutto così rose e fiori su certi aspetti. Andando semplicemente a guardare la sfida di ieri sera, il Milan torna a casa con altri due gol subiti in campionato, portando il totale a 23 in 21 partite. Contando solo da dicembre (periodo nel quale i rossoneri sono comunque tornati a macinare punti in Serie A) e quindi avendo come riferimento le sole ultime sfide, si arriva a 8 reti subite in 8 match. Media? Facile, è presto detto: un gol preso a partita. Per una squadra che ambisce a tornare a lottare per lo Scudetto e di rimanere nelle posizioni di vertice, è un dato che va portato all’attenzione. Il record negativo di 64 reti subite nell’anno solare 2023 (peggior dato nella storia del Milan dal 1929/30) non va dimenticato. Urge, dunque, sistemare ancora qualche aspetto a livello difensivo, oltre che provare a puntellare il mercato con un investimento, designato come prioritario dalla società.
MILAN, COLPO ANCHE A CENTROCAMPO? LA DECISIONE
PRIORITA’ – La triade dirigenziale, infatti, sta lavorando per regalare un nuovo centrale difensivo. Chiare, in questo senso, le dichiarazioni del direttore tecnico Geoffrey Moncada (nel pre-partita a Sky Sport): "Guardiamo il mercato, siamo sulla stessa linea e vogliamo trovare i giocatori ma serve calma, guardare i profili, parlare con i club, è un lavoro da fare ogni giorno. In questo momento c'è da capire la situazione dei club e dei giocatori. Ci sono nomi che sono usciti e nomi che non sono usciti". Al di là delle possibile sorprese che il mercato può, in ogni momento, offrire, i profili che lo stesso Moncada, insieme a Furlani e D’Ottavio, stanno valutando sono vari: secondo quanto risulta a Calciomercato.com, l’obiettivo numero uno rimane quel Alessandro Buongiorno (valutazione pari a 40 milioni di euro complessivi per i granata, un ultimo tentativo verrà fatto nel corso dei prossimi giorni), per il quale bisognerà trattare a lungo con Urbano Cairo, patron del Torino. In caso di risposta negativa, un affondo verrà fatto in estate.
ALTERNATIVE – Per tale motivo, il club di Via Aldo Rossi sta sondando altre piste. Restano in piedi, infatti, le due candidature francesi di Lilian Brassier del Brest, per il quale il club di Ligue 1 chiede 10-12 milioni (serve un affondo per risolvere la trattativa), e Tanguy Nianzou del Siviglia, prelevabile in prestito, oltre a Jakub Kiwior dell’Arsenal (i Gunners stanno cominciando a valutare l’apertura al prestito) e Clement Lenglet dell’Aston Villa: il giocatore di proprietà del Barcellona resta, però, un profilo complesso da sbloccare a gennaio. Al momento, infatti, resistono due grandi nodi da sciogliere: l’alto ingaggio del francese e la volontà di Emery di tenerlo in rosa, almeno fino al termine della stagione. Un ritocco in difesa sarà comunque necessario: alla squadra mercato del Milan il compito di accontentare Pioli ed esaudirne i desideri.