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    Milan, il mercato fa la differenza: Jovic e Okafor sono un lusso, ora devi alzare l’asticella

    Milan, il mercato fa la differenza: Jovic e Okafor sono un lusso, ora devi alzare l’asticella

    • Daniele Longo
    In una serata come quella vissuta ieri alla Dacia Arena parlare di calcio passa in secondo piano. Bisogna ripartire dalle parole di Maignan a fine gara, dalla ferma condanna contro ogni forma di razzismo della società dell’Udinese alla solidarietà tra giocatori. Un vero peccato che diventa ancora più grande perché di calcio questo Udinese-Milan ne ha avuto tanto. Specie per un Diavolo che torna a casa con i tre punti e una consapevolezza ancora più forte: la rosa è ampia e di ottima qualità. 

    MA QUALI RISERVE - Per 90 minuti è tornata l’anima della squadra dello scudetto. Quella che incassava ma non cadeva, pronta a rialzarsi prima del gancio decisivo. E non è un caso che il gol vittoria lo abbia realizzato il nazionale svizzero Okafor: quarto gol in campionato nonostante non sia un titolare fisso, tutti coincisi con delle vittorie del Milan. Noah è un lusso che ora il club rossonero può permettersi, quindici milioni certamente spesi bene. Luka Jovic è arrivato addirittura gratis senza grandi aspettative. Sguardo serio, testa bassa e tanto lavoro per tornare quello di tre anni fa. Ieri ha segnato un altro gol che pesa come un macigno e ora deve continuare così per far diventare scontato il rinnovo a fine stagione. Il terzo marcatore rossonero è stato Loftus-Cheek per quello che sembra tutto tranne un caso. L’inglese sta tornado in forma e l’intesa con i compagni cresce partita dopo partita. Se tre indizi fanno una prova allora si può tranquillamente asserire sulla bontà di un mercato che ha portato in dote tante soluzioni e un maggior numero di gol e assist. 

    SI PUÒ FARE DI PIÙ - Il Milan ragiona partita dopo partita e non può fare altrimenti considerando l’ampio distacco dall’Inter capolista. Ma con queste alternative di qualità ( non chiamatele riserve) e uno spirito di squadra che sembrava essersi smarrito a Reggio Emilia contro il Sassuolo due anni fa, ora può alzare l’asticella. Un reparto offensivo composto da Pulisic, Leao, Giroud, Jovic, Okafor, Chukwueze è da scudetto

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