Milan, bicchiere mezzo vuoto. Via Allegri?
Sorridere dopo una sconfitta non è cosa da tutti i giorni nel calcio, figurarsi per Milan. Eppure è successo, nel day after il ko interno contro il Barcellona. Elogi, apprezzamenti, applausi solo per aver giocato a viso aperto ed aver perso di misura contro i marziani. "Usciamo sconfitti e questo dispiace, però con un’autostima maggiore" ha dichiarato Allegri a fine della partita, ma al di là delle frasi di rito il Milan è uscito ridimensionato dalla sfida contro l'armata blaugrana. La realtà è preoccupante, la squadra più titolata del mondo fa acqua da tutte le parti e il futuro non può considerarsi roseo.
Ciò che balza all'occhio in primis è l'assenza di un gioco. E' successo contro i maestri del tiki-taka, così come nelle sfide contro Viktoria Plzen e Bate Borisov. Van Bommel è diventato lento e prevedeibile, Aquilani si nasconde, Seedorf gioca a ritimi di futsal. Costruzione e creatività, concetti che il Milan per tradizione conosce bene, sono diventati un tabù. I terzini (soprattutto a sinistra) non spingono, le occasioni arrivano quasi sempre per una giocata. In attacco se Ibra è in giornata no, gli altri big non danno ampie garanzie. Con Cassano out, a Robinho manca quel killer istinct vitale in Champions, Pato non ha ancora capito che a 22 anni è arrivato il momento di fare il salto di qualità.
Quando qualcosa non va, il caprio espiatorio è da sempre l'allenatore. In scadenza il prossimo 30 giugno, Allegri potrebbe non essere riconfermato per la prossima stagione. Dagospia riporta oggi alcune parole di Berlusconi al termine della sfida con il Barcellona avrebbe: "Adesso basta. Questo deve andare via, non va bene". Ecco perchè non sono esclusi colpi di scena, magari con il ritorno a Milanello di Marco Van Basten.