Milan, Ibrahimovic: "Finora siamo gli unici che hanno vinto un trofeo. Ora la squadra ha più qualità. Gimenez ha la fame di Camarda"
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GIMENEZ - "Gimenez abbiamo seguito quest'estate. Avevamo provato e parlato un po', all'epoca non si poteva fare e quindi abbiamo virato su altri obiettivi. Quello che è importante è che lui oggi sia qua. Lascio parlare lui perché dicono che metto troppa pressione sui giocatori quindi lascio a lui la parola"
ULTIMO GIORNO - "Giornata molto intensa, però è stata sempre sotto controllo. Devo ringraziare gli avvocati e la segreteria perché hanno fatto un grande lavoro, ma abbiamo chiuso tutto quello che volevamo chiudere. Non siamo soddisfatti e contenti della classifica, abbiamo rinforzato la squadra con 5 giocatori fuori e 5 che sono entrati, abbiamo cambiato ruolo su ruolo e siamo soddisfatti, questa sarà la squadra che cambierà la situazione attuale".
IL GAP CON LE ALTRE - "Abbiamo diminuito il gap in qualità? Abbiamo rinforzato la squadra, poi vediamo. Quello che crediamo è che abbiamo davvero rinforzato la rosa".
IBRA DS? - "Non sono un direttore sportivo. È stato molto intenso, c'è un countdown che diminuisce e mette pressione. Più o meno abbiamo fatto tutto, è stato tutto molto dinamico. Tutto quello che facciamo però lo facciamo come team. È stato tutto molto interessante".
COSA NON HA FUNZIONATO - "Mancava continuità. Quando sta andando bene e non si riesce a tenere il ritmo soprattutto nelle vittoria è un problema. Arrivava sempre un blocco dopo qualche vittoria che dava fiducia. Abbiamo avuto momenti alti e momenti bassi, poi almeno per ora siamo gli unici che abbiamo un trofeo. Pensa se fosse andata meglio..."
RIVOLUZIONE - "All'inizio campionato abbiamo creduto in quello che abbiamo fatto. La situazione è dinamica e dipende dai risultati, ovvio. Tutto quello che è successo ieri è la prova che non siamo soddisfatti. Per questo abbiamo provato a cambiare, non con un solo movimento. Cerchiamo così di portare risultati, cerchiamo di fare di più".
COLPI ALL'ULTIMO - "Ogni caso ha il suo motivo. Si parte da un accordo a tre parti, le due squadre e il giocatore. Per alcune trattative siamo andati più lunghi, altri ci abbiamo messo di più. Le comunicazioni con l'allenatore ci sono sempre state".
SOTTIL - "Sottil l'abbiamo depositato un minuto e mezzo prima della fine, c'era grande pressione. Ho ringraziato staff e avvocati per questo. Attorno a me c'è gente giovane, con voglia e che lavora come dovrebbe essere".
L'ADDIO DI BENNACER - "La sua situazione è stata semplice: ha chiesto una nuova avventura. Per noi è stato importante, poi ha avuto un brutto infortunio ed è rientrato ed è stato di nuovo importante. Però se uno viene da me e mi dice che ha in mente qualcosa di diverso per me è già fuori perché non ha in testa la squadra. L'abbiamo aiutato a trovare una sistemazione".
L'ESULTANZA DI GIMENEZ CONTRO IL BAYERN - "Era un gesto per noi no?"
RISPOSTA AI TIFOSI - "L'ultimo scudetto che ho vinto in questa squadra era grazie ai tifosi. Questa squadra con i tifosi è doppiamente forte e loro sono molto importanti per noi. C'è una grande differenza quando c'è rumore dagli spalti e quando c'è silenzio. Per altri motivi ci sono cose che non posso controllare, ma come ho detto con i tifosi questa squadra è molto più forte. La squadra di quello scudetto non era neanche da top 4 a detta di tutti e abbiamo vinto grazie alla spinta dei tifosi, se c'è il loro affetto ti rialzi automaticamente".
GIMENEZ - "Ha grande qualità e fame di fare gol. Mi ricorda Camarda, ha grande voglia di fare gol. La sua qualità migliore è dentro all'area di rigore, ma può aiutare molto la squadra. Lui è qui per portare vittorie e trofei. Speriamo lasci il segno, noi lo vogliamo aiutare passo per passo per metterlo nelle migliori condizioni. Molto dipenderà da lui, che voglia ha e che obiettivi ha. Lui però deve solo pensare a giocare e stare bene".
IL MILAN - "Gimenez trova un Milan molto forte, Leao, Pulisic, Fofana, Walker, hanno tutti molta qualità, ce ne sono tanti che possono fargli assist, state tranquilli".
SE MI SENTO CRITICATO - "Da calciatore amavo essere odiato"
SUBITO IL FEYENOORD - "Era meglio vincere contro la Dinamo Zagabria così non facevamo i playoff. Il destino poi ha messo Gimenez davanti al suo ex-club. A me è successo tante volte, lui giocherà a Rotterdam con la maglia del Milan e segnerà"
LE "ORE DI IBRA" - "Il paragone con Galliani? Ma no, come detto è stato tutto molto complicato e dinamico. Ho lavorato tanto con Raiola e oggi ho davvero capito quanto forte era Mino rispetto a tanti altri".
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Commenti
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La Supercoppa non lo considero un trofeo, giusto per arricchire la bacheca ma è altro ciò che conta