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Milan, i top player sono stabilità e continuità: ecco i veri colpi di Maldini
COLPI DAL PASSATO - Donnarumma e Calhanoglu sono andati via, senza portare soldi nelle casse delle società ma alleggerendo il monte ingaggi. La coppia rossonera, comunque, non si è fatta trovare impreparata: subito Maignan per sostituire Gigio, poi il riscatto di Fikayo Tomori, che subito ha conquistato il mondo Milan. Poi, con tempistiche differenti, la conferma di Sandro Tonali, a tutti gli effetti un giocatore rossonero, e il ritorno di Brahim Diaz, tornato milanista in prestito biennale (con diritto di riscatto e controriscatto). Il tutto per ribadire un percorso fatto di crescita e continuità, perché se si vuole iniziare un ciclo 'giovane' questo deve essere supportato dai fatti, col gruppo di ragazzi che deve poter crescere insieme. Ed è quello che Maldini sta provando a fare, come dichiarato recentemente: "E' stata guadagnata una certa stabilità, a livello societario e sportivo. Avendo una squadra giovane, l'obbiettivo è quello di migliorare le performance della squadra e guadagnare in stabilità che può essere un vantaggio rispetto a squadre che stanno cambiando".
ECO KESSIE - Discorso portato avanti, oggi, da Franck Kessie, punto fermo del Milan di Stefano Pioli: "Al Milan non abbiamo questo problema: giochiamo a memoria, il modulo è collaudato. Speriamo sia un’arma in più, perché dobbiamo puntare al massimo in ogni competizione". Discorso confermato da queste prime uscite milaniste, contro squadre di Serie C, Pro Sesto e Modena: giocate collaudate, verticalità, certezze. Lo si è visto senza Brahim Diaz nella prima uscita, lo si è visto con Brahim Diaz nella seconda uscita: interpreti diversi, medesimo risultato.
I TOP PLAYER - Ed è per questo che l'arrivo di quello che sarà il sostituto di Hakan Calhanoglu non è una priorità in termini tempistici: i due migliori acquisti di Paolo Maldini, i veri top player di questo Milan, sono la stabilità e la continuità. In una Serie A che ha cambiato tanti, dalla Lazio con Sarri all'Inter con Inzaghi jr, passando per la nuova Juve di Allegri, il Napoli di Spalletti e la Roma di Mourinho, il Milan è, insieme all'Atalanta, quella che parte da maggiori certezze. I rossoneri vogliono replicare quanto fatto lo scorso anno, partendo subito forte, creando all'inizio del cammino le proprie fortune.
A tutto questo, va aggiunto che, a differenza della passata stagione, c'è un vero e proprio vice Ibrahimovic. Con caratteristiche differenti solo perché Ibra è unico nel suo modo di giocare, ma fisicamente e tecnicamente il francese ex Chelsea ha l'intelligenza e la classe per poter rimpiazzare lo svedese e integrarsi bene nel Milan di Pioli. Il filo rosso che collega le facce nuove e le conferme del passato, il vero volto della stabilità.
@AngeTaglieri88