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Milan, i numeri non mentono: è tornato il vero Calhanoglu
Alle 18.00 all’Artemio Franchi scendono in campo le altre due perle di giornata nella sfida tra Fiorentina e Milan, con i viola che provano in tutti i modi ad assestare il secondo stop consecutivo ai rossoneri che si impongono però per 3-2 nel finale. La nota positiva è però quella francese, con l’ottima prestazione di Franck Ribéry che ritrova il gol in A dopo quasi due mesi e mette a segno la sua prima rete stagionale al Franchi, i rossoneri sono ora l’unica squadra contro cui Ribéry ha realizzato più di un gol nel massimo campionato. Al di là del gol però la sua prestazione è stata magistrale per presenza in campo e concentrazione: le sue Heatmaps descrivono un giocatore che spazia a tutto campo e non esita a rincorrere gli avversari pur mantenendo la lucidità in fase di possesso, a dimostrazione di un ottimo stato di forma psicofisica con un indice di Efficienza Tecnica del 96% e Fisica del 93%, mentre il livello altissimo di attenzione gli consente di essere chirurgico e non sbagliare mai passaggi di medio-bassa difficoltà, completando il 50% di quelli ad altissima difficoltà e concludendo positivamente il 60% degli uno contro uno offensivi e suonando la carica nelle ripartenze (aggressività offensiva 96%); il francese chiude la sua gara con uno score di volume di 10,9 km in cui spiccano 268 metri prodotti ad altissima decelerazione (il valore più alta della gara, addirittura 40 metri in più di Theo Hernandez). Grazie a queste prestazioni e grazie alle sue capacità tattiche (K-Movement 94%) continua il processo di crescita di uno dei giovani più promettenti nel panorama del calcio italiano ed internazionale, Vlahovic (che ha raggiunto un indice di Efficienza Tecnica del 94%).
L’altra perla di giornata indossa la maglia numero 10, colori: rosso e nero. Calhanoglu ha firmato il gol vittoria e il suo primo sigillo esterno in questo campionato portando a quattro il numero di gol messi a segno contro la Fiorentina in Serie A, almeno due in più che contro qualsiasi altra squadra. Nessuno ha mai messo in discussione le doti tecniche del turco, che a Firenze ha dimostrato una buona continuità di rendimento ad altissimo livello europeo (con un indice di Efficacia Tecnica del 97%), fondata sulle sue sopraffine capacità tattiche e decisionali che rasentano quasi la perfezione per scelte di gioco (K-Solution 97%) ed una eccellente proprietà di palleggio (K-Pass 96%, completa oltre il 60% dei passaggi ad altissimo coefficiente di difficoltà) grazie alla quale crea costantemente occasioni per i compagni (74 in stagione, più di qualsiasi altro giocatore), ma la sua maturazione si evince anche dalla prestazione atletica a tutto campo; partendo da posizione centrale, partecipa anche alla fase di non possesso con efficacia ed atteggiamento (aggressività difensiva 95%), aiutando anche in fase di pressione con un indice di Pressing, ancorchè non ottimale, dell’88%. Quello che non ci si aspetta riguarda invece i dati di volume: è Calhanoglu infatti il rossonero a percorrere la distanza maggiore ad alta intensità (3 km), il maggior numero di frenate brusche (91) e, insieme ad Hernandez, l’unico ad aver superato la soglia dello sprint (25 km/h) per più di 30 volte. Prestazione da 10 per il 10 del Milan che ha regalato ai rossoneri la 12° vittoria in esterna eguagliando già il suo record di successi fuori casa in un singolo campionato di Serie A (12, come nel 2004/05 e nel 2011/12).