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    Milan, i numeri non mentono: è tornato il vero Calhanoglu

    Milan, i numeri non mentono: è tornato il vero Calhanoglu

    La 28 a giornata di Serie A regala una sorpresa inaspettata con il Benevento che espugna l’Allianz Stadium e porta a casa i tre punti grazie al capolavoro tattico di Filippo Inzaghi che ottiene il massimo con il materiale a disposizione. La disparità tra le forze in campo era indubbiamente notevole, con la Juventus che ha costantemente prodotto e i campani che hanno incassato i colpi cercando di limitare i danni e sfruttando alla perfezione le poche occasioni a favore, segnando con l’unico tiro dei sette tentati che ha centrato lo specchio della porta. Il gioco è sempre stato in mano ai campioni d’Italia ed i numeri sono impressionanti: 73% di possesso palla (solo il Sassuolo ha fatto meglio in questa Serie A, 74% vs Bologna a febbraio) che ha prodotto 21 conclusioni, 20 passaggi tentati ad alta difficoltà (il doppio del Benevento), di cui 8 riusciti (quasi il triplo), 34 occasioni di uno contro uno di cui 21 disputati ed 11 conclusi positivamente. Dall’altra parte gli uomini di Inzaghi hanno creato solo 7 occasioni di uno contro uno ma con un’efficienza perfetta, senza mai perdere palla, anzi, puntando l’uomo in quattro occasioni, saltandolo tutte le volte (con quattro giocatori diversi: Gaich, Lapadula, Viola ed Hetemaj), e negli altri tre casi si liberano sempre per un cross. Tutto ciò non è bastato però perchè il risultato lo sblocca il Benevento che diventa la prima squadra dal Verona nel 2019 a segnare il gol dell’1-0 sul campo della Juventus in Serie A, Inzaghi e i suoi uomini regalano al Benevento il primo successo nel massimo campionato contro una squadra che a inizio giornata occupava una delle prime tre posizioni in classifica; i giallorossi sono la prima squadra neopromossa a rimanere imbattuta contro la Juventus in entrambi i match di uno stesso campionato dalla Sampdoria nella stagione 2012/13, e la prima squadra neopromossa ad aver mantenuto la porta inviolata in casa dei bianconeri dal Siena nel febbraio 2012. L’ottima condizione atletica rende possibile un risultato che va oltre ogni più rosea aspettativa: per contrastare i ritmi dei bianconeri, i ragazzi di SuperPippo percorrono 114 km (otto in più degli avversari), quasi 3 km ad alta intensità (+10%), producono 80 frenate brusche (+14%) ed addirittura quasi il triplo del carico esterno nella fase di non possesso: un piano partita formidabile e un “effort” encomiabile dei giallorossi, insieme agli alert tecnici dei ragazzi di Pirlo (Arthur e Morata su tutti) ci regalano la prima perla di giornata.

    Alle 18.00 all’Artemio Franchi scendono in campo le altre due perle di giornata nella sfida tra Fiorentina e Milan, con i viola che provano in tutti i modi ad assestare il secondo stop consecutivo ai rossoneri che si impongono però per 3-2 nel finale. La nota positiva è però quella francese, con l’ottima prestazione di Franck Ribéry che ritrova il gol in A dopo quasi due mesi e mette a segno la sua prima rete stagionale al Franchi, i rossoneri sono ora l’unica squadra contro cui Ribéry ha realizzato più di un gol nel massimo campionato. Al di là del gol però la sua prestazione è stata magistrale per presenza in campo e concentrazione: le sue Heatmaps descrivono un giocatore che spazia a tutto campo e non esita a rincorrere gli avversari pur mantenendo la lucidità in fase di possesso, a dimostrazione di un ottimo stato di forma psicofisica con un indice di Efficienza Tecnica del 96% e Fisica del 93%, mentre il livello altissimo di attenzione gli consente di essere chirurgico e non sbagliare mai passaggi di medio-bassa difficoltà, completando il 50% di quelli ad altissima difficoltà e concludendo positivamente il 60% degli uno contro uno offensivi e suonando la carica nelle ripartenze (aggressività offensiva 96%); il francese chiude la sua gara con uno score di volume di 10,9 km in cui spiccano 268 metri prodotti ad altissima decelerazione (il valore più alta della gara, addirittura 40 metri in più di Theo Hernandez). Grazie a queste prestazioni e grazie alle sue capacità tattiche (K-Movement 94%) continua il processo di crescita di uno dei giovani più promettenti nel panorama del calcio italiano ed internazionale, Vlahovic (che ha raggiunto un indice di Efficienza Tecnica del 94%).

    L’altra perla di giornata indossa la maglia numero 10, colori: rosso e nero. Calhanoglu ha firmato il gol vittoria e il suo primo sigillo esterno in questo campionato portando a quattro il numero di gol messi a segno contro la Fiorentina in Serie A, almeno due in più che contro qualsiasi altra squadra. Nessuno ha mai messo in discussione le doti tecniche del turco, che a Firenze ha dimostrato una buona continuità di rendimento ad altissimo livello europeo (con un indice di Efficacia Tecnica del 97%), fondata sulle sue sopraffine capacità tattiche e decisionali che rasentano quasi la perfezione per scelte di gioco (K-Solution 97%) ed una eccellente proprietà di palleggio (K-Pass 96%, completa oltre il 60% dei passaggi ad altissimo coefficiente di difficoltà) grazie alla quale crea costantemente occasioni per i compagni (74 in stagione, più di qualsiasi altro giocatore), ma la sua maturazione si evince anche dalla prestazione atletica a tutto campo; partendo da posizione centrale, partecipa anche alla fase di non possesso con efficacia ed atteggiamento (aggressività difensiva 95%), aiutando anche in fase di pressione con un indice di Pressing, ancorchè non ottimale, dell’88%. Quello che non ci si aspetta riguarda invece i dati di volume: è Calhanoglu infatti il rossonero a percorrere la distanza maggiore ad alta intensità (3 km), il maggior numero di frenate brusche (91) e, insieme ad Hernandez, l’unico ad aver superato la soglia dello sprint (25 km/h) per più di 30 volte. Prestazione da 10 per il 10 del Milan che ha regalato ai rossoneri la 12° vittoria in esterna eguagliando già il suo record di successi fuori casa in un singolo campionato di Serie A (12, come nel 2004/05 e nel 2011/12).  

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