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    Honda: 'Non è colpa dei giocatori. Milan, fai come City e PSG'

    Honda: 'Non è colpa dei giocatori. Milan, fai come City e PSG'

    Il 10 sulle spalle e 2 panchine nelle ultime 2 partite. Keisuke Honda, trequartista giapponese, sbarcato a Milano nel gennaio del 2014, non è riuscito a lasciare segno nel Milan. In rossonero ha conosciuto 5 allenatori: Allegri (per una gara, quella con il Sassuolo), Tassotti (in Coppa Italia con lo Spezia), Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. Non è riuscito mai a lasciare il segno l'ex CSKA Mosca, se non lo scorso inizio di stagione, quando realizzò 6 gol nelle prime 7 partie . 

    CRITICHE NIPPONICHE - Convocato dal commissario tecnico del Giappone Aguirre, Honda è sempre al centro  delle attenzioni dei media asiatici. Ai cronisti giapponesi, come riporta la Gazzetta dello Sport, nel dopo partita con il Napoli, ha dichiarato: "I problemi del Milan sono molto chiari, anche perché sono sempre gli stessi. Se non impariamo nulla da questa sconfitta, vuole dire che siamo molto lontani dalla ricostruzione del club. A giudicare dagli ultimi anni penso sia chiaro che non si possa far ripartire questo club se non investendo tanto denaro come fanno al Psg o al City. O fai così, oppure occorre riesaminare la struttura della società. Dirigenza, allenatore e tifosi devono rendersi conto della situazione. Mihajlovic dice che il problema è l’approccio mentale dei giocatori? Non capisco, non ha senso dare la colpa ai giocatori. Negli ultimi anni il Milan ha mandato in campo tanti uomini e quest’anno ha speso cento milioni, ci sono tanti nazionali, eppure come mai non riescono a rendere quando arrivano al Milan? Per cambiare questo club occorre cambiare totalmente i criteri di valutazione da parte di tutti: dirigenza, tecnico, tifosi e media. In caso contrario ci vorrebbero almeno 5-10 anni. So che riceverò critiche per queste parole, ma sono importanti per il futuro del club". Parola di Samurai

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