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    Honda, addio amaro: è ultimo per minuti giocati. Seattle ci ripensa?

    Honda, addio amaro: è ultimo per minuti giocati. Seattle ci ripensa?

    Diretta tv in prime time, traduttore simultaneo, un logo creato appositamente per l'occasione e le luci, abbaglianti, dei tanti flash. Così si presentò Keisuke Honda al Milan, il Beckham d'Oriente, inseguito, parola di Adriano Galliani, un anno intero. Arrivò dal CSKA Mosca per rilanciare le ambizioni rossonere, per fare il calciatore e non la star, con tanto di numero 10, quello del campione, sulle spalle. Il suo talento, a Milano, si è visto a sprazzi, ma è sempre stato elogiato per la sua professionalità. Inzaghi e Mihajlovic gli avevano dato fiducia, spazio. Montella no: con il campano in panchina le cose sono decisamente cambiate. 

    NESSUNO PEGGIO DI LUI - 96 minuti in stagione. Ultima apparizione a fine gennaio: due minuti di comparsata in Coppa Italia allo Juventus Stadium, poi nulla più. Prima di quei 120 secondi torinesi, 14 partite senza mettere piede in campo, al quale hanno fato seguito altre 11 gare seduto, comodamente, in panchina. Contratto in scadenza, che non verrà rinnovato, Honda è, escluso i portieri di riserva, il giocatore di movimento con il più scarso minutaggio, persino Mati Fernandez lo ha superato. Arrivato sotto le luci della ribalta, se ne andrà in silenzio, al buio. Probabilmente in MLS, anche se, a dirla tutta, i Seattle Sounders, secondo la Gazzetta dello Sport, fortemente interessati a lui a gennaio, sembra ci stiano ripensando...

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