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Milan, ha ragione Berlusconi: Montella, servono delle varianti tattiche!
GIOCO PREVEDIBILE- Di fronte aveva la difesa più perforata del campionato, il Cagliari, con ben 43 reti subite. Eppure fino all'87 i sardi hanno subito poco e qui un quesito sorge spontaneo: dove finiscono i meriti dei rossoblu e dove iniziano i demeriti dei ragazzi di Montella? In questo caso l'ago della bilancia sembra protendere verso la seconda opzione, con una squadra ben messa in campo ma forse ormai di facile lettura per gli avversari. Densità a centrocampo e raddoppi sugli esterni, questa la tattica studiata da Rastelli che ha imbrigliato, per larghi tratti, il Milan.
NUOVE SOLUZIONI- Rispetto al recente passato, si è visto un Montella più coraggioso nel finale di gara con l'ingresso di Lapadula al posto di Pasalic. Un 4-2-4 benedetto dallo stesso Adriano Galliani che, a fine gara, lo ha paragonato al più celebre schema adottato dal Brasile di Telè Santana nel lontano 1982. Il tecnico rossonero potrebbe ricevere l'invito lanciato da Silvio Berlusconi: provare anche lo schieramento con le due punte, in questo caso Lapadula e Bacca, con Suso dietro per scardinare le difese delle avversarie, specie quando gioca a San Siro. Il modulo a tre punte ha portato i risultati e va mantenuto, a patto che Niang torni quello di inizio stagione: l'ultima versione è tutto tranne che utile.