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    Milan, Giroud è in riserva: da Origi a Rebic, ecco il piano di Pioli

    Milan, Giroud è in riserva: da Origi a Rebic, ecco il piano di Pioli

    • Daniele Longo
    Nel day after la sconfitta contro il Chelsea prevale la rabbia in casa Milan per non aver avuto la possibilità di giocarsi una partita di Champions ad armi pari. Troppo rilevante l’errore del direttore di gara che ha condizionato una gara che, per 18 minuti, si stava giocando ad armi pari. Ma per Stefano Pioli, il suo staff e i giocatori sarà tempo anche di analizzare a 360 gradi tutti gli spunti che la gara ha proposto, sia in senso positivo che negativo. 

    SERVE ORIGI - Olivier Giroud, per esempio, è un tema di riflessione. L’attaccante francese ha trascinato la squadra in questo avvio di stagione con 5 gol e 2 assist in 13 presenze complessive tra campionato e Champions League ma ora è visibilmente stanco. Solo in questo modo, con la stanchezza, si può spiegare l’occasione da gol enorme sprecata ieri con quel colpo di testa a lato su un cross perfetto di Brahim Díaz. Una mano a Stefano Pioli deve darla Divock Origi, che ha tutte le caratteristiche fisiche e tecniche per fare bene con i principi di gioco del Milan. Il nazionale belga sta aumentando i giri del motore, anche ieri sera ha mostrato di essere ispirato nello spezzone di partita che ha giocato. Ora è fondamentale studiare un aumento del minutaggio, magari già a partire dalla trasferta di Verona contro l’Hellas. Partita nella quale potrebbe trovare spazio dal 1’ Ante Rebic, un altro giocatore chiamato a fare di più in questa fase della stagione. 

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