Milan, Giroud: ‘Conosco il PSG, consigli ai compagni della difesa. Futuro qui? Vi dico che…’
Lo stadio giusto, in Francia, per tornare al gol? "Sì, è sempre una sensazione speciale di tornare in Francia. L'ultima volta che ho giocato qua mi sono fatto un po' male alla caviglia, ma sono felice di essere tornato a Parigi per giocare col Milan. Non vedo l'ora per la partita di domani, è sempre un piacere venire qua".
Conosci molto bene gli attaccanti del PSG, hai dato consigli al mister e alla squadra? "Certo che ho dato dei consigli ai miei compagni, non ve li dirò (ride, ndr). Ho dato consigli soprattutto ai difensori, conosco bene il potenziale offensivo del PSG. Per fare una gran partita passa tutto dall'unità di squadra: loro sono bravi in ogni zona del campo".
C'è la possibilità che tu finisca la carriera a Parigi? "Questa domanda mi è già stata fatta. Sono molto orgoglioso di aver avuto opportunità di giocare in grande squadre. Il mio sogno era quello di giocare in Premier League. Da piccolo ero molto tifoso anche del Milan, venire a giocare qui è stato un sogno. In passato magari finire la mia carriera a Parigi poteva essere una possibilità, ma ora sono concentrato ad aiutare il Milan per farla tornare ad essere una grande squadra europea. Per quanto riguarda il PSG non ho mai avuto la possibilità di andarci. È un grande club francese, così come ce n'è un altro a Sud: quelli della mia generazione hanno tifato molto per il Marsiglia".
Su Mbappé: "Lo conosco molto bene, giochiamo da quasi sei anni insieme con la nazionale. Tutti conoscono il suo talento eccezionale. Sappiamo che è uno dei migliori giocatori del mondo, dobbiamo essere concentrati su di lui ma non solo: hanno una squadra molto forte".
Il Milan ha iniziato questa stagione molto bene in Serie A, però in Champions due partite e zero gol. Cosa manca? "Cerchiamo sempre di segnare. In quanto attaccante è molto importante per me essere decisivo per la squadra. Contro il Newcastle abbiamo creato molto ma non siamo stati in grado di segnare. Non mi piace usare la parola "killer", ma quando abbiamo le occasioni dobbiamo "ucciderle". In queste partite le differenze sono molto piccole, noi dobbiamo fare il nostro dovere per aiutare la squadra a vincere".
Non è che è Mbappé che deve dire ai suoi compagni come si ferma Giroud, miglior marcatore della storia della Francia? "(ride, ndr) Non ho niente da aggiungere su Mbappé. Non mi piace parlare di me, voglio sempre mettere la squadra davanti a tutto. Sono un giocatore di squadra. Quando faccio bene è perché la squadra mi aiuta a fare bene. Voglio solo parlare della mia squadra, sono orgoglioso di questo Milan anche se non abbiamo preso i punti che potevamo prendere. Sappiamo che le due sfide col PSG saranno toste ma importanti per noi per sperare una qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Mi conosci, non mi piace parlare di me: parlo di Mbappé ai miei compagni e basta".