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    Milan, Giampaolo: 'La strada da fare è lunga. Bennacer, Duarte e Paquetá non sanno nulla. Suso e la fatica di Piatek...'

    Milan, Giampaolo: 'La strada da fare è lunga. Bennacer, Duarte e Paquetá non sanno nulla. Suso e la fatica di Piatek...'

    Marco Giampaolo ha parlato così a Milan Tv dopo lo 0-0 in amichevole con il Cesena: “Partita impegnativa, avversario di valore che ci ha fatto fare un buon allenamento. Ci sono cose su cui lavorare ma l’atteggiamento è stato positivo. Dobbiamo inserire gli ultimi ragazzi in un modo di pensare collettivo. La strada da percorrere è lunga. Basta un’interpretazione sbagliata, l’idea è sempre di andare avanti ma così si rischia anche. Il gioco ambizioso richiede tempo e puntigliosità. È quello che stiamo facendo e quello che vogliamo fare con tutti i ragazzi che fanno parte dalla rosa. Quelli che hanno giocato dall’inizio ora danno più garanzie perché hanno giocato più tempo insieme. Ci vuole tempo ma questo non ci sapevanta. Duarte si è allenato una volta, ha zero conoscenze di quello che gli chiedo. L’ho messo perché Musacchio aveva un piccolo problema. A oggi la coppia titolare è Musacchio-Romagnoli. Bennacer non l’ho ancora allenato. Siamo lontani”. 

    A Sky Sport, Giampaolo ha aggiunto: "​Giampaolo: “Carichi di lavoro pesanti? È stata una partita dura, pesante, non possiamo essere brillantissimi e non vogliamo esserlo ora, ci interessa poco. La partita dà spunti su come lavorare meglio, dove migliorare, siamo legati da equilibri sottilissimi che vanno legati e messi a posto, fatti capire a chi si è allenato poco con noi. Quando vedremo Leao e Bennacer? Leao l’ho allenato una volta soltanto, Bennacer mai, Kessié due volte, Paquetá e Duarte tre volte. Hanno valori, ma in un pensiero collettivo ancora non sanno nulla. Devono lavorare gli altri che lavorano con me da un mese, figuriamoci questi. Serve tempo, non esistono scorciatoie, bisogna essere sostenuti da equilibri sottili. Bisogna avere tempo e lavorare insieme, a oggi quelli con cui lavoro dall’inizio mi danno più garanzie rispetto agli altri, anche se quelli fuori hanno qualità. Piatek? Io non sono scaramantico sulla 9, lui nemmeno. Ho convinto la società a tenere Suso con le mie parole? Suso è un giocatore forte, lo ribadisco. Piatek dai report che abbiamo da un mese a questa parte ha un indice alto, è la percezione della fatica, la sconta più di tutti e deve smaltirla più di tutti”.

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