Getty Images
Milan-Genoa, le pagelle di CM: Leao leader tecnico, Maignan fa sempre la differenza
MILAN
Maignan 6,5: sesta partita consecutiva senza subire gol per il forte portiere francese.
Gabbia 6: viene chiamato in causa a dieci minuti dall’inizio della partita per via del problema intestinale subito da Calabria. Forse ancora ‘freddo’ decide di non badare allo stile mandando spesso il pallone in tribuna. Rischia con un retropassaggio per Maignan ma ha il merito di controllare bene Piccoli. ( dal 29’ st Krunic s.v.)
Kalulu 7: chiamatelo Pierre il Magnifico. Dove lo metti fa il massimo, con abnegazione e personalità. Prestazione di grande livello da terzino destro con il punto esclamativo nell’assist con il contagiri per il gol di Leao.
Tomori 6,5: il Ministro della Difesa. Dalle sue parti il Genoa trova un muro invalicabile.
Theo 6: ha spunti decisamente interessanti ma anche la scarsa lucidità nel leggere le situazioni di gioco. Può e deve fare di più.
Tonali 5,5: meno preciso e concentrato del solito, specialmente nella prima frazione quando perde due possessi banali a centrocampo. Nel finale si sacrifica sulla linea dei difensori con l’uscita di Gabbia.
Bennacer 6,5: le migliori azioni del Milan partono sempre dai suoi piedi. L’unico in grade di cambiare ritmo alla manovra.
Saelemaekers 6: la sua prestazione è un grande paradosso: fa tutto bene fino alla finalizzazione. Non un fattore da poco per un esterno offensivo. (Dal 16’ st Messias 6,5: ha il merito di segnare il gol da tre punti)
Kessie 5,5: una magia a fine primo tempo, quando si libera di tre giocatori prima di servire un cioccolatino solo da scartare per Saelemaekers. Poi esce troppo presto dalla partita.
Leao 7: si carica la squadra sulle spalle, il 90% del fatturato offensivo rossonero passa dai suoi piedi. Fantastico il gesto tecnico che sblocca la partita all’11 pt. Quando parte palla piede per Hefti non c’è nulla da fare. (Dal 40’ st Díaz s.v.)
Giroud 5,5: il gol inizia a mancare da 5 partite e forse si fa sentire anche nella testa di un giocatore esperto come il francese. Perde qualche duello aereo con Ostigard, poteva fare meglio sul cross calibrato bene da Saelemaekers al 13’ st. (dal 16’ st Rebic 6: prova diverse volte la giocata ma proprio non è il suo momento migliore. Ha il merito di propiziare il gol vittoria di Messias)
All. Pioli 6,5: ritrova alcuni principi di gioco e mantiene l’imbattibilità difensiva. Ma quel contano sono i tre punti dopo due passi consecutivi.
GENOA
Sirigu 6,5: sentore reattivo sulle conclusioni del Milan. Salva sulla prima conclusione di Messias, non può nulla sulla ribattuta vincente.
Hefti 6: buona la spinta in fase offensiva, ma soffre quando deve tenere a bada Leão.
Ostigard 6,5: domina sul gioco aereo e tiene a bada Giroud.
Bani 5,5: meno sicuro del compagno di reparto.
Vásquez 6: sulla carta gioca da terzino ma in realtà fa il terzo centrale. Tutto sommato gioca una discreta partita.
Galdames 5: clamorosa la palla gol gettata al vento al 43’ del primo tempo quando spara in curva da posizione vantaggiosa.
Badelj 6: lavoro oscuro e prezioso per l’esperto centrocampista croato.
Ekuban 5,5: evanescente, provo un paio di accelerazioni ma non crea pericoli. (dal 10’ st Melegoni 5: non si vede mai)
Amiri 6: l’unico a provare la giocata con qualità. Predica nel deserto. (dal 28’ st Gudmusson 5,5: ha pochi palloni a disposizione per incidere)
Frendrup 6: dinamismo e attenzione dal punto di vista tattico. (dal 28’ st Yeboah 5,5: incide poco)
Piccoli 5: fa a sportellate contro tutta la difesa del Milan ma è troppo poco per rendersi pericoloso. (dal 10’ st Destro 5,5: leggermente più pericoloso rispetto al compagno di reparto)