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Milan, Gattuso: 'Non sottovalutiamo l'Arsenal. Astori? Ricordo quando mi chiedeva il permesso per...'
ARSENAL, COME CI ARRIVA IL MILAN - "Dobbiamo viverla con entusiasmo, è un po’ di anni che non si vive una notte come quella di domani. Dobbiamo alzare la nostra asticella, tanti giocatori, a parte Bonucci e Biglia, hanno pochissima esperienza in Europa. È un percorso che dobbiamo fare, siamo una squadra giovane, ci serve e ci confrontiamo con una grande squadra. È in difficoltà ma non dobbiamo sottovalutarli, dobbiamo giocare con umiltà".
PERICOLO ARSENAL - "Pensiamo alla partita in casa, a Londra penseremo dopo. L’Arsenal in fase difensiva fa un po’ fatica ma portano tanti uomini in attacco e creano tanto, hanno grande qualità e tanti giocatori forti tecnicamente. Vogliono palleggiare e creare superiorità numerica in mezzo al campo. C’è grande rispetto, oggi finiamo di prepararla. Noi giochiamo con le nostre armi, la compattezza, metterli in difficoltà quando abbiamo la palla".
CHAMPIONS TRAMITE EUROPA LEAGUE - "Non so, in questo momento viviamo questa serata e sappiamo che affrontiamo una grande squadra, in difficoltà. Vediamo dove possiamo arrivare ma ci vogliamo godere la serata di domani. Vedere San Siro con così tanti tifosi ci rende orgogliosi, speriamo di onorare la maglia e di mettere in difficoltà l’Arsenal".
CORDE TOCCATE PER FAR RIPRENDERE IL MILAN - "Ho la fortuna di allenare un gruppo di ragazzi con grande rispetto e lavorano con grande voglia. Sono frasi che dico da due mesi, la verità è questa. È facile allenarli, ce la mettono tutta, non mollano niente. Se siamo qua, se qualcuno è migliorato, è perché se lo sono cercati da solo. Io e il mio staff abbiamo proposto qualcosa di nuovo, il merito è tutto loro"
FUTURO - "Io lo spero di stare a lungo, ma la firma sui contratti la mette Fassone e le scelte le fa Mirabelli. Il mio compito è far migliorare la squadra e vincere il più possibile. Per me è un orgoglio allenare questa squadra, oggi faccio un lavoro diverso, sono responsabile della squadra e la pressione si sente. Sono orgoglioso di allenare una squadra come il Milan".