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    Milan, Gattuso: 'Negli ultimi mesi ero a pezzi. Futuro? Incontrerò la società e sentirò, il mercato...' VIDEO

    Milan, Gattuso: 'Negli ultimi mesi ero a pezzi. Futuro? Incontrerò la società e sentirò, il mercato...' VIDEO

    Il Milan non si qualifica alla Champions League nonostante il successo sulla Spal. Gennaro Gattuso commenta a Dazn al termine dell'incontro: "In questi minuti ho ringraziato la squadra e anche la società l'ha fatto. Abbiamo fatto 68 punti, c'è rammarico e fa male. Abbiamo fatto un buon lavoro, con qualche innesto possiamo dire la nostra perché siamo ancora molto giovani. Sembra poco quello che abbiamo fatto, ma in realtà è tanta roba: non per prendermi meriti, che anzi vanno ai giocatori. La mia stagione? Penso che gli allenatori vadano giudicati da addetti ai lavori e dalla società. In questi giorni ci incontreremo e ascolterò ciò che hanno da dirmi: qualcosa di buono l'abbiamo fatto, errori ne abbiamo fatti ma tutti gli allenatori li fanno. Tutto sommato è stata una stagione molto positiva: mi ripeto, con tutte le problematiche che abbiamo avuto, in questi 18 mesi abbiamo fatto un buon lavoro. Spiace aver perso punti negli ultimi mesi, ma il lavoro resta comunque buono: ma non devo dirle io queste cose, devono pronunciarsi in società e gli addetti ai lavori. Cali di concentrazione in stagione? Non è solo questione di reparto, spesso siamo troppo schiacciati e a volte non siamo saliti bene o c'era palla scoperta, in altre occasioni invece abbiamo giocato male la palla a centrocampo e ci siamo scoperti troppo. Io comunque sono contento della crescita dei miei giocatori, hanno giocato con qualità e possono ancora migliorare dal prossimo anno. Ci saranno ancora Juventus, Napoli e Inter già più forti e davanti a noi, ma non so se sarà facile migliorare i 68 punti di quest'anno. Sento troppe responsabilità in questo club, mi spendo troppo e ho sentito più pressione di quella che avrei dovuto sentire. Negli ultimi mesi dormivo poco, sono a pezzi mentalmente. Una partita da rigiocare? No, non bisogna andare indietro. Guardiamo invece alcuni comportamenti sbagliati, come nel derby, a volte non abbiamo dato continuità a ciò che facevamo e avevamo anche perso l'anima. Non è un caso che dopo quella mazzata abbiamo fatto pochissimi punti, l'errore più grande è stato quello di aver pensato troppo a certi atteggiamenti perdendo punti in giro per i campi".

    SENSAZIONI - A Sky Sport Gattuso ha aggiunto: "Se mi sento di essere confermato? A me la società non ha mai detto nulla. Io ho una sensazione buona. Se sento che è stata l'ultima partita alla guida del Milan? La società non mi ha mai detto nulla. La verità uscirà fuori. Ripeto, per come ci parliamo e come ci guardiamo negli occhi, non ho annusato le cose che avete scritto".

    RAPPORTI - In conferenza stampa, Gattuso: "​All'interno della società le ho condivise con tutti le responsabilità. Avete continuato a scrivere dei rapporti con Leonardo. C'è sempre stata schiettezza con Leo, con Paolo e con Gazidis. Ho sempre detto come si poteva migliorare questa squadra. Sono tanti anni che non si va in Champions, ci sono aspettative troppo grandi, tante responsabilità. Tante volte si parla di aria fritta. Ieri ho letto che abbiamo speso 170 milioni, a me non risultano. Questi ragazzi mi hanno dato tanto, il rammarico più grande è non andare in Champions per un punto. Il rammarico sono i 5 punti in 7 partite. Dopo il derby abbiamo perso l'anima. In questi giorni parleremo e vedremo. Devo dire grazie per l'ennesima volta a questa società. C'è grande rispetto, oggi mi sento ancora un mezzo allenatore. Devo dare i meriti al Milan per quello che mi ha dato. La società non mi ha mai detto, come tuttora, che non sarò più l'allenatore. Siete voi che vi siete divertiti da luglio. Abbiamo sempre parlato come si fa in un grande club. Se gli chiedessero di rimanere al Milan: "Non c'è alcun dubbio, io non sono da solo. Ho dieci persone che mi danno la vita e a cui rompo le scatole 24 ore su 24. Non sono da solo. Dobbiamo valutare bene, dobbiamo parlarci e capire in che direzione vogliamo andare, che tipo di calcio vogliamo fare. Mi piace avere giocatori funzionali per giocare un tipo di calcio. La cosa più importante è portare quella santa donna di mia moglie e farla rilassare un attimo e poi, dopo aver parlato con il club, andare a rilassarmi anche io, che sono pieno di stress".

    SUL MERCATO . "Tante operazioni di mercato son state fatte per un discorso di soldi che magari una squadra ci doveva dare. Senza nulla togliere a Laxalt e Castillejo. Avevamo problemi all'interno della UEFA e abbiamo dovuto confrontarci anche con questo. La UEFA ora non ci fa nemmeno fare un certo tipo di operazioni". 
     

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