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Milan: Gattuso difende la squadra e punta ancora su Calhanoglu, ma sbaglia
MESSAGGIO ALLA DIRIGENZA, LAXALT E' UN FALLIMENTO - Il messaggio diretto alla dirigenza si legge tra le righe, le alternative arrivate durante il mercato estivo non vengono ritenute all'altezza: nonostante il numero 10 sia da tempo abulico e senza mordente, Gattuso continua a preferirlo agli omologhi, che non danno garanzie, oltre a porre il veto a una sua eventuale partenza a gennaio. La rosa al momento è risicata, anche a causa degli infortuni, e il quarto posto attuale dei rossoneri è oro colato. Per questo il comandante va avanti senza cambiare rotta, anche se la delusione recata dal fallimento attuale dei nuovi lo angustia: soprattutto Laxalt, già avvezzo al campionato italiano e pagato 14 milioni di euro, sta deludendo sotto tutti gli aspetti, dato che non offre garanzie nè di corsa nè di qualità.
L'ERRORE DI RINO - Conscio dei limiti della squadra e voglioso di tenere l'ambiente sul pezzo, Gattuso ha difeso i propri giocatori dopo la sfuriata del Pireo, nella quale non si era inserito nel solco di un Leonardo furibondo con la squadra arbitrale e l'ambiente, ma aveva duramente criticato l'atteggiamento dei suoi: l'errore, più che insistere su giocatori spenti per mancanza di reali alternative, è stato caso mai quello di ribadire oggi di "dover fare a Bologna come ad Atene", salvando in un certo modo quella che è stata una figuraccia per i colori rossoneri e fornendo un alibi ai giocatori, dallo stesso Calhanoglu fino ad Higuain. Una critica dunque non dal punto di vista tecnico-tattico, ma da quello comunicativo, che Gattuso sa certamente di dover migliorare.
@AleDigio89