Milan, Gattuso: 'Arbitro? Credo a buona fede, ma serve il coraggio di usare il Var'
Il Milan cade in casa della Juventus, il tecnico rossonero Rino Gattuso parla a Sky Sport al termine del match: "E' una delle migliori prestazioni da gennaio a oggi, l'abbiamo persa negli ultimi 18 minuti non per bravura della Juve ma per errori nostri. Sabato prossimo ci giochiamo qualcosa di importante, se riusciremo a vincere con la Lazio avremo la possibilità di qualificarci alla nostra Champions League. Errori arbitrali? Credo alla buona fede, altrimenti non avrebbe senso continuare questo mestiere. Siamo stati ingenui, la squadra ha fatto qualcosa di diverso mettendo pressione alta: a livello di atteggiamento e tecnico/tattico, abbiamo fatto una grande partita. Commenti? Me ne sbatto di quello che può dire la gente, in questa società ho vinto tanto. Gli addetti ai lavori mi dicono tante cose positive. I tifosi rivedono un Gattuso tutto grinta, ora vedo il calcio con un'altra visione e prospettiva. I tifosi sono rimasti a Gattuso passione e grinta: e va bene così, li rispetto. Non voglio il loro amore, voglio quello della mia famiglia, voglio essere giudicato per quello che faccio. La cosa più importante è non leggere, non so chi parla bene o male e vado avanti. Tattica? Mi aspettavo Cancelo e Spinazzola, non potevamo aspettarli per la velocità che hanno, ti portano negli ultimi 20 metri. Dovevamo uscire con i nostri terzini e lo abbiamo fatto, se cominciavamo ad aspettare il loro quinto ci portavano in area e potevamo soffrire la loro fisicità e la loro tecnica. Atteggiamento? Mi lamento sempre quando dico che aspettiamo, oggi siamo stati bravi, abbiamo avuto coraggio. Abbiamo il dovere di fare qualcosa di nuovo, bisogna lavorarci. L'errore della Juve non è uguale nostro: sul'errore di Calabria eravamo usciti dalla pressione e ci siamo tornati, ma l'errore ci può stare. Dopo il derby perso abbiamo perso un po' di mentalità e voglia, questa partita deve darci questo".
In conferenza stampa, Gattuso ha aggiunto sull'arbitraggio di Fabbri: "Sono un tesserato, non posso parlare e poi non fa parte del mio stile. Lo ripeto per l'ottava volta, la VAR è qualcosa di incredibile, mi piace tantissimo. Serve usarlo, avere il coraggio di fermare per tutto il tempo che ci vuole il gioco. Non so su che base hanno deciso di non dare il rigore ma non ne voglio parlare. Non cerco alibi. Oggi potevamo essere più bravi, abbiamo fatto due errori che ci sono costati cari. Ho fatto il calciatore, ero uno che tante volte le ingiustizie me le volevo sbrigare da solo. Dobbiamo essere più bravi a farci rispettare, a crescere. Vedere Mandzukic che sembra giochi al parco con gli amici per la sua fisicità, penso che dobbiamo essere più bravi a farci rispettare. L'ammonizione di Calhanoglu mi è sembrata eccessiva. Ha parlato Leonardo, io non voglio parlare. Credo alla loro buona fede. Voglio parlare della partita, non meritavamo di perdere. Abbiamo giocato contro una grande squadra. Ci rimane rammarico ma tante cose positive. Mancano sette partite e due di Coppa Italia, dobbiamo vincere a tutti i costi e arrivare al nostro scudetto che è la Champions League. Ripartiamo dalle cose positive di oggi e possiamo dire la nostra".