Milan, Ganso sì o Ganso no?
Ieri l'Anzhi, oggi Leonardo. Sulla strada che porta Ganso a Milano, ecco qualche ostacolo imprevisto. Il Milan sembrava aver seminato la concorrenza già in inverno. Poi la frenata, un po' per le eccessive pretese del Santos, un po' per i problemi fisici dell'Oca.
Ora però i tempi devono gioco forza diventare maturi. O Ganso si veste di rossonero o c'è il rischio di vederselo soffiare sotto al naso. Fermiamoci qui e facciamoci una domanda: sarebbe davvero un dramma?
Ganso ha tocchi illuminanti, non c'è che dire. La sua visione di gioco è da grandissimo giocatore. A tratti sembra davvero un mix tra Zidane, Ronaldinho e molti altri rifinitori dal piedino fatato che hanno segnato la storia del calcio. Però ci sono anche dei contro. A cominciare dal prezzo: l'Anzhi offrirebbe 40 milioni, il Psg 30. Il Milan dunque non potrà presentarsi in Brasile con una proposta inferiore almeno ai 25. Tanti, forse troppi soldi per un gioiellino che ha già dimostrato di non essere immune a scalfitture. Prima il crac al ginocchio, poi lo stiramento. Tutto in meno di un anno. E si era rotto anche in passato.