"Il mio gioco è simile a quello di Rivaldo, da regista puro, e in più siamo mancini entrambi". Capito? L'Oca si rispecchia in una delle più grandi delusioni del Milan belusconiano.

In realtà i due talenti brasiliani non sono poi così simili. Finché il fisico lo ha retto, Rivaldo era un formidabile goleador, oltre a un ottimo assist-man. Ganso invece agisce molto più indietro, non segna con grande frequenza, ma ha visione di gioco da piccolo fenomeno.

Il paragone tra i due andrebbe poi fatto a pari età. Nel 1993, a 21 anni, Rivaldo era ancora al Corinthians e solo 3 anni dopo arrivò in Europa, al Deportivo La Coruna. Poi gli anni d'oro al Barcellona e nella Seleçao, prima del lento e fisiologico declino tra Milan, Grecia e ritorno in Brasile. Insomma, se i rossoneri lo avessero acquistato allora, si sarebbero garantiti almeno 8-9 anni di grande calcio. 

Gli stessi (minimo) che ha davanti a sé Ganso. Ecco perché non bisogna aver paura. Se davvero Paulo Henrique fosse simile a Rivaldo, il Milan farebbe un grande affare. Anche se a Milano il paragone farà storcere il naso...