Per il Milan, già tempo di pensare alla difficilissima trasferta di San Pietroburgo contro lo Zenit di Spalletti, ma l'ad rossonero Adriano Galliani non poteva non riprendere alcuni temi lasciati in eredità dall'ultimo turno di campionato. Dalla sede della Regione Lombardia, si torna sul pareggio di Parma di sabato, un pareggio che brucia ancora ("Ero dispiaciuto per il risultato, ma ho visto un gioco migliore"), ma in compenso si è visto un super El Shaarawy: "Un contropiedista di 19 anni, così forte, non lo abbiamo mai avuto. Già a Padova mi sembrava un buonissimo giocatore e abbiamo vinto la concorrenza di tanti club", sottolinea Galliani. "Rispetto all'anno scorso, ha più possibilità di giocare e può farlo sia da esterno offensivo che da seconda punta". Le recenti prestazioni del Faraone hanno attirato anche l'attenzione di Sir Alex Ferguson, ma su questo punto il dirigente milanista vuole rassicurare i tifosi: "Speriamo che resti un sogno dello United. Non è pensabile vendere El Shaarawy, gli abbiamo rinnovato il contratto da poco".

Le domande dei cronisti scivolano poi sull'argomento panchina e sul futuro di Allegri: "Allegri non rischia, io e il presidente Berlusconi lo abbiamo confermato, ma qualsiasi tecnico rischierebbe dopo 10 ko di fila". E sull'idea di riproporre il 4-2 fantasia di leonardiana memoria, Galliani insiste su un concetto già espresso: "L'allenatore è autorizzato a giocare come meglio crede, ma a me piace molto il modulo con i due mediani. L'ultima grande vittoria in Champions League è arrivata a Madrid proprio con questo sistema di gioco". Chiusura dedicata allo Zenit, avversario di coppa che non se la passa molto bene, ma che resta insidioso: "E' una gara delicata e difficile - dichiara Galliani - e, nonostante abbiano qualche problema, dovremo cercare di ottenere un risultato sul loro campo".