Milan fuori dall'Europa, bene così! Ora via Donnarumma: Leonardo è pronto a fare il bene dei rossoneri
Un obiettivo assolutamente impossibile da realizzare nel 2021, ma molto difficile anche per il 2022. Il Milan però, finalmente ha intrapreso la strada del risanamento economico e ha il dovere di provarci. Anche se questo costa l’esclusione dell’Europa League e costerà il sacrificio di uno o due top player. In questa rosa non ce ne sono molti, ma i pochi che ci sono dovranno partire. Le maggiori richieste sono arrivate per Alessio Romagnoli, ma è il capitano ed è l’ultimo che Boban e Maldini vorrebbero cedere. Sembra invece impossibile evitare la cessione di Donnarumma. Guarda caso ce lo prende Leonardo che, pur essendo andato al PSG, continua a fare gli interessi del Milan rovesciando una “carrettata” di milioni nelle casse di via Aldo Rossi, proprio nel momento del bisogno. Di questo dobbiamo tenere conto quando pensiamo al brasiliano. E confrontarlo per esempio con i dirigenti che se ne sono andati da Milan dopo aver fatto più danni della grandine, dopo essersi rinnovati i contratti e minacciando pure di fare causa.
La cessione di Donnarumma e probabilmente di qualche altro pezzo della rosa non deve far pensare che quei soldi vengano interamente reinvestiti sul mercato. Anzi. Quei soldi servono per dare una prima “sverniciata” al bilancio e quelle cessioni servono soprattutto per abbattere l’allucinante monte ingaggi. Inoltre, con il solo campionato da giocare, diventa pressoché inutile o controproducente costruire una rosa con 29/30 giocatori. 24 sono più che sufficienti e costano anche molto meno. Questo significa che tra partenze e arrivi il saldo non sarà in pareggio. Tutt’altro. E questo significa che i tifosi del Milan non devono illudersi con i grandi nomi. Non arriveranno. Ci saranno invece 3 o al massimo 4 operazioni in stile Krunic. E ben vengano. Anche se per i tifosi è sempre meglio dare ascolto a chi promette Cristiano Ronaldo, per il futuro del club è decisamente meglio avere dirigenti che pensano e lavorano per il bene di questi colori. Era il caso di Leonardo e di Maldini, lo sarà anche per Boban. Questo non significa che i nuovi dirigenti, peraltro novelli, non commetteranno errori. Ma almeno, se dovessero farlo, abbiamo la certezza che agiranno per il bene del Milan. Poi un giorno la storia rivelerà chi ci ha ridotto così.