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Milan: fra plusvalenza, prestazioni e ingaggio, è ora di programmare l'addio di Romagnoli
PRESTAZIONI IN CALO - Partendo dal rettangolo verde e analizzando le prestazioni difensive del Milan, appare evidente come Romagnoli stia alternando buoni momenti ad altri incredibilmente negativi. Non è un caso che anche in Nazionale, di fatto, abbia perso il posto a discapito di Francesco Acerbi e sebbene anche per lui, come per il resto della squadra, con l'arrivo di Ibrahimovic sia cambiato l'atteggiamento in campo, è altrettanto vero che, da capitano, avrebbe dovuto essere lui il perno a cui aggrapparsi nel momento della difficoltà. E quel perno è mancato.
CONTRATTO E ALTERNATIVE - Il Milan sta programmando una piccola rivoluzione nel reparto arretrato del campo e ha già messo nel mirino il grande ex Thiago Silva che si libererà a parametro zero dal Paris Saint Germain. Un colpo di caratura, ma low cost e che metterebbe in risalto il fatto che per Romagnoli, invece, la prossima annata sarebbe quella in cui iniziare a trattare il più importante contratto della sua carriera. L'ex-Roma è infatti in scadenza il 30 giugno 2022 e guadagna poco più di 3,5 milioni annui di parte fissa.
PLUSVALENZA - A 25 anni per Romagnoli il prossimo sarà IL contratto, quello della maturità, e quindi quello per cui tirare in alto l'asticella dello stipendio. Il Milan, alle prese con una pesante spendig review soprattutto relativa al monte ingaggi, potrebbe quindi trarre vantaggio dalla cessione, proprio a giugno del suo cartellino. Romagnoli ha tante richieste e per il Milan rappresenta una possibilità di fare plusvalenza unica in rosa. Pagato 25,5 milioni di euro ad agosto 2015, il suo cartellino al 30 giugno 2020 inciderà a bilancio per circa 5 milioni. Vendendolo a non meno di 35/40 milioni (la Roma vanta il 30% sull'eccedenza rispetto ai 25 milioni) in un colpo solo il club rossonero sistemerebbe gran parte del prossimo bilancio.