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Milan, fra 3 giorni arrivano 85 milioni. Poi subito il ds e l'accordo col grande ex
Una volta arrivati gli 85 milioni, il nuovo ad e dg Marco Fassone stringerà i tempi per individuare le quattro o cinque figure che, assieme a lui, rappresenteranno la base attorno alla quale nascerà il Milan del futuro. Particolare attenzione viene posta sulla scelta del direttore sportivo, una figura di cui si è sentita la mancanza da quando è stato messo alla porta Ariedo Braida. Molti i nomi che sono stati fatti negli ultimi giorni e nelle ultime ore. La scelta, in pratica, sarà… generazionale: o un giovane in ascesa (Paratici, Ausilio, Bigon e Pradè i nomi in ballo) oppure un elemento più esperto (Sabatini e Marino, ad esempio). La sensazione è che, in questo momento, si pensi a puntare su un dirigente della nuova generazione: considerato quanto sia difficile strappare a Juve e Inter rispettivamente Paratici e Ausilio, è logico considerare Bigon (Bologna) e Pradè (ex Fiorentina, ora libero) come le soluzioni più probabili.
Appena sarà nominato, il nuovo ds si metterà al lavoro per pianificare, in pieno accordo con Montella, la finestra di mercato invernale. La rosa va completata, soprattutto in difesa, i nuovi proprietari cinesi sono pronti a intervenire per accontentare l'attuale allenatore e rispettare la volontà Berlusconi, che ha scelto di cedere il suo grande amore Milan a chi può garantire grandi investimenti (almeno 100 milioni all'anno) per riportarlo dove merita.
Entro fine settembre dovrebbe essere individuato anche il grande ex rossonero da inserire in società: i nomi caldi continuano a essere quelli di Paolo Maldini e di Demetrio Albertini. Quella che sta per cominciare è anche l’ultima settimana di operatività di Umberto Gandini all’interno del Milan: dal 12 settembre si trasferirà a Roma, dove sarà il nuovo amministratore delegato della società giallorossa. Adriano Galliani continuerà invece a conservare la carica di amministratore delegato e vicepresidente esecutivo fino al closing, previsto per novembre: in quella occasione le deleghe saranno revocate e per Galliani si prospetta l’uscita definitiva dalla società. Chissà se per un posto in Fininvest, con cui ha il contratto, oppure per un tentativo di scalata alla presidenza della Lega Calcio.