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  • Milan, Fonseca: “Kalulu alla Juventus? Scelta del giocatore. Morata gioca, Gimenez mi piace”

    Milan, Fonseca: “Kalulu alla Juventus? Scelta del giocatore. Morata gioca, Gimenez mi piace”

    • Daniele Longo
    Una sfida da non sbagliare. Il Milan cerca punti e continuità nella trasferta di Firenze, Paulo Fonseca presenta la gara in conferenza stampa: 

    Dal derby in poi, al di là dell'avvicendamento Loftus-Morata a Leverkusen, ha sempre proposto la stessa formazione...
    "La continuità è importante in questo momento, quando abbiamo più giorni per recuperare i giocatori. Se la squadra sta bene è importante mantenere il massimo dei giocatori che possiamo, ma non è che non ho fiducia negli altri: Loftus e Chukwueze ad esempio sono entrati bene e lavorano bene. Per me è importante in questo momento avere questa base che supporta la crescita della squadra".

    Come sta la squadra dopo la Champions?
    "Non abbiamo vinto col Leverksuen, il gruppo era deluso e arrabbiato, quello che ho sentito questa settimana sono buone sensazioni. La squadra ha nuovamente lavorato molto bene e vogliamo vincere. Giocare a Firenze è sempre difficile, loro hanno una bellissima squadra: per il Milan è tradizionalmente difficile vincere a Firenze, ma siamo pronti per fare una grande partita".

    Come stanno Morata e Pavlovic?
    "Morata sta bene, è pronto per giocare. Giocherà domani. Per Pavlovic penso che è importante avere stabilità in difesa e penso che tanto Gabbia come Tomori hanno fatto bellissime partite. Adesso Pavlovic deve continuare a lavorare, avrà delle opportunità. In questo momento la coppia di centrali sta facendo bene ed è importante continuare".

    Gabbia convocato in Nazionale...
    "Sono allenatore del Milan, non voglio influenzare Spalletti, ma penso che sia stato giusto. È in un grande momento, penso sia giusta la convocazione. Sono molto soddisfatto, è un grande professionista: se qui c'è un giocatore che merita è Gabbia".

    Il Napoli sta prendendo il largo...
    "Abbiamo tanto da giocare, ci sono tante squadre che vogliono la stessa cosa che vogliamo noi. Non voglio parlare di altre squadre, ma il Napoli ha il vantaggio di non avere le coppe. Ha un allenatore forte, una squadra forte e hanno più tempo per lavorare: non voglio creare pressioni, ma sono una fortissima candidata per lo scudetto".

    C'è un problema trasferte?
    "Per noi è sempre lo stesso, abbiamo sempre l'ambizione di vincere sia in casa che in trasferta. Domani sarà importante vincere, ma non perché è in trasferta, ma perché dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto in campionato: è un'opportunità per dimostrare che abbiamo la stessa ambizione sia in casa che fuori".

    Milan o deludente o autore di grandi partite. Qual è il vero Milan?
    “Non è facile rispondere. Quello che io so, comunque abbiamo giocato col Leverksusen, tra le più forti in Europa in questo momento. Penso che siamo in un periodo di crescita. Non è che perché abbiamo vinto con Inter e Lecce che ho detto che la squadra era in crescita: adesso sento che la squadra sta migliorando, è in crescita, ma c'è ancora tanto da migliorare. Il vero Milan non è ancora vicino per me. Dobbiamo fare di più, è vero che quello che io voglio è una squadra vicina a quello che abbiamo fatto nel secondo tempo di Leverkusen. Dobbiamo capire che tutte le partite sono diverse. Se domani vogliamo essere come nel secondo tempo in Champions dovremo essere diversi. La Fiorentina domani marcherà uomo a uomo, ma per me è comunque importante sentire che la squadra è in crescita".

    Fofana sta crescendo. È già insostituibile?
    "È molto importante per noi, migliora ogni giorno. Penso che ci sia stato un periodo di adattamento, la Ligue 1 è diversa dalla Serie A e qua ha un ruolo diverso. Questo adattamento ha richiesto tempo. Per me questo giocatore in questa struttura è il giocatore più importante. Come Fofana migliora allora migliora anche la squadra. Questi giocatori che giocano in queste posizioni sono il motore della squadra, se loro lavorano bene allora la squadra ha più probabilità di giocare bene".

    Darebbe ancora il suo sì alla cessione di Kalulu?
    "Io non parlo di giocatori che non sono qui. Kalulu non è più qui. Non devo dimenticare che è stata anche una scelta del giocatore. Adesso non ha senso fare paragoni tra chi c'è qui e chi è in altre squadre. È importante chi sta qui"

    Come sta Calabria?
    “Calabria sta avendo dei problemi. Ha iniziato con una lesione al polpaccio, ha poi ha avuto una compensazione all'altro polpaccio durante il recupero. Ha avuto questi problemi, non può giocare".

    È possibile fare "l'operazione Fofana" con Musah?
    "Stiamo lavorando con lui per fargli fare questo ruolo. Si sta allenando in questa posizione. Con l'infortunio di Bennacer non abbiamo altri giocatori per fare questa posizione, Musah è l'unico oltre a Fofana. Fofana è un mediano di passaggio, Musah è un mediano di conduzione palla. Stiamo lavorando per potergli far fare questa posizione".

    Sta giocando sempre con gli stessi 11-12, non è il caso di cominciare a scaldare anche gli altri tipo Chukwueze e Okafor?
    “Vediamo il momento della squadra e dei giocatori. In questo momento ho pensato che sia importante avere questa continuità. Vediamo, ho fiducia in tutti i giocatori. Avremo tante partite, avremo bisogno di tutti. In questo momento penso sia importante per la squadra giocare con gli stessi calciatori".

    Questa squadra ha carattere e personalità per imporre il gioco?
    "Non penso che a Leverkusen sia stato un problema di carattere, nel primo tempo c'è stata una superiorità meritata del Leverkusen. Abbiamo sbagliato le nostre uscite e le nostre decisioni. La squadra ha dimostrato carattere per tutta la partita, penso che non sia stato un problema di atteggiamento. È stata una partita difficile perché il Leverkusen è una squadra forte con un'identità facile da capire ma difficile da contrastare. Ma penso che la squadra abbia avuto molto carattere".

    Quanto la sta aiutando Maignan in campo e nello spogliatoio?
    "Dal primo giorno che sono qui Mike è  stato un giocatore importante, uno dei leader del gruppo. Lavora bene, sempre molto equilibrato. È uno dei leader dello spogliatoio"

    Cosa teme della Fiorentina?
    "Penso che sarà una partita difficile. Hanno qualità e buoni giocatori, marcano uomo a uomo. Questo cambiamento nell'affrontare squadre diverse non è facile. Arriviamo da una partita in cui era importante il gioco posizionale, ora c'è una partita in cui sono importanti altre cose. Se non facciamo le cose bene abbiamo più difficoltà col loro modo di difendere a uomo. Sarà una partita difficile".

    Cosa non funziona ancora al 100% nella squadra?
    "Mi sembra che parlo sempre delle stesse cose... Quello che penso è che da quando sono arrivato qui per me è stato sempre facile capire che questa squadra, non dico che è meglio, ora è diversa. Non è una critica al passato, è una constatazione. Questa squadra giocava partite individuali, cambiarlo è difficile. Stiamo lavorando tutti i giorni per cambiarlo, perché è quello in cui io credo: non sto dicendo che è meglio. Ma non è facile. Dopo dobbiamo capire che non si cambia velocemente. Abbiamo bisogno di tempo, di allenarci, far capire quali i momenti e le fasi importanti, e ovviamente questo è difficile da cambiare. Ma stiamo cambiando. E quello che mi ha lasciato più soddisfatto è che nel secondo tempo di Leverkusen abbiamo avuto un gioco posizionale molto buono".

    Le piace Santiago Gimenez?
    "Mi piace. Ma mi piacciono più Abraham e Morata (ride, ndr)".

    Guardando alla crescita del suo Milan, cosa le ha insegnato la partita di Leverkusen?
    "Magari per voi non è importante, ma per me come allenatore è importante capire cosa succede in partita. E quello che è difficile, perché qui le caratteristiche delle partite non sono così, dire ai miei giocatori che il gioco posizionale è stato importante e dobbiamo migliorare, ma ora arriva una partita in cui il gioco posizionale non è importante: quando c'è una squadra che marca uomo a uomo sono altre le cose importanti, che non sono direttamente connesse al gioco posizionale. E abbiamo questa cosa qui solo in Italia: in altri campionati non giocano uomo a uomo. Rice dell'Arsenal, quando ha giocato contro l'Atalanta, ha detto lo stesso. Immagina il Leverkusen: una stagione a giocare gioco posizionale, poi nell'ultima settimana della stagione devi dire di cambiare tutto. Non è facile, ci sono cose automatiche che non è facile cambiare. Non si cambia in 3-4 giorni. E noi in Italia dobbiamo cambiare in due giorni. Giochiamo con la Fiorentina, poi con l'Udinese che lascia spazio per il gioco posizionale e così via. E questo per l'allenatore non è facile: il 95% delle squadre giocano allo stesso modo".

    Okafor può essere l'alternativa a Morata? Le due punte è un progetto a lungo termine?
    "Non so se è a lungo termine, per la prossima partita sì. Morata ora è un falso 9, è difficile per Okafor: non ha queste caratteristiche".

    Domani ritroverete Adli. Che tipo di giocatore è?
    "Non devo parlare dei giocatori delle altre squadre. Che posso dire? Quando è stato qui è stato un giocatore che mi piaceva con determinate caratteristiche, ma capisco che per lui era difficile giocare qui. L'ha capito e ora è in un'altra squadra. Mi fa piacere che stia facendo bene, domani speriamo non faccia bene (ride, ndr)".

    Due idee diverse sulla prestazione di Leverkusen. Chi critica il Milan e chi invece è soddisfatto...
    "Non è importante per me, così come non sono importanti le critiche. Non ho guardato, non è importante per me".

    Domani ci saranno giocatori del Milan Futuro in squadra?
    "Sì, Zeroli, Camarda e Jimenez sono convocati con noi. È tempo di portare i ragazzi che hanno lavorato con noi e hanno lavorato bene".

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