Un Milan operaio, una Fiorentina tanto teorica ma poco pragmatica. Finisce 2-0 per i rossoneri la sfida del Meazza, che certifica il buon momento in termini di risutlati dei rossoneri e apre la mini-crisi viola, al secondo ko consecutivo. Nel primo tempo succede tutto e subito. Grazie a Bacca che, servito da Bonaventura, fulmina Tomovic e batte Tatarusanu con preciso diagonale. In 240 secondi si realizza il piano di Mihajlovic: fa gol, abbassa la linea e aspetta. Fa sfogare la Fiorentina con il possesso palla, non gli concede la profondità e la possibilità di sfondare sugli esterni, grazie al prezioso supporto nel raddoppio di Honda e Bonaventura e all'attento lavoro taglia e cuci di Montolivo, apparso più in palla rispetto alle ultime uscite. La ripresa ha un copione simile, con qualche improvvisazione. La Fiorentina alza i ritmi, il Milan fa barricate e riparte, ma con il passare dei minuti perde lucidità. Più errori, più spazi, più occasioni: Astori e Kalinic mettono paura a Donnarumma, Antonelli si divora il 2-0 calciando su Tatarusanu, Honda mette alto con un sinistro dal limite. Sousa mette in campo Rossi e Babacar, ma sono i cambi di Mihajlovic a mandare i titoli di coda. Kucka regala un palla splendida a Boateng che salta Tatarusanu (in uscita serale non autorizzata) e spinge in porta il 2-0. Vince il Milan, che sale al sesto posto, a -3 dalla Roma.
