Milan, Evani:| ’Rossi ha battuto Allegri’
"Credo che il successo della Fiorentina a Milano contro i rossoneri sia assolutamente meritato. La squadra di Allegri ha fatto veramente poco per vincere la partita ed il tecnico gigliato ha battuto su ogni fronte il collega sull’altra panchina: ha preparato una formazione motivata, l’ha cambiata, modificata tatticamente e soprattutto psicologicamente ha sorretto i suoi nel momento piu’ difficile, dopo il generoso rigore per il Milan".
Chicco Evani, ex centrocampista milanista, ospite telefonico del programma ‘30esimo minuto’ su Toscana tv, ha analizzato il successo della Fiorentina a S.Siro che ha contribuito a far perdere ai rossoneri il primato in classifica. ‘Sono molto felice per Rossi che era stato criticato, con tanto di accusa che i giocatori gli giocassero contro. – ha aggiunto il mister delle nazionali azzurre Under 20 e Under 19 – La Fiorentina stava semplicemente vivendo un periodo lungo di crisi psicologica. Bravo il mister gigliato a ‘leggere’ le difficoltà e supportato dall’intervento della proprietà, a dare una scossa al gruppo capitanato ieri da Jovetic. Vorrei fare i complimenti a Camporese che ha dato sicurezza a quello che per me è stato il migliore in campo, De Silvestri. Il classe ’92 l’anno scorso aveva ‘bruciato’ le tappe e forse dopo il debutto in serie A si era un po’ imborghesito. Ora sembra essere tornato in grande forma e ha fatto una gran partita contro avversari di livello internazionale. Lui e Nastasic rappresentano certezze per la Fiorentina del futuro. Merita un elogio anche Ljajic che, si, come dice Delio Rossi si piace un po’ troppo nella giocata che riesce a fare, ma che contro il Milan ho visto aiutare la squadra e provare anche con calci piazzati a rendersi pericoloso’. ‘Non mi è piaciuta la mentalità con cui il Milan è sceso in campo, che forse ha pensato di vincere in maniera semplice – ha concluso Evani – I cambi di Allegri lasciano un po’ riflettere perché i rossoneri avevano un solo risultato a disposizione e sia il mancato ingresso di El Shaarawy, che l’inserimento di Cassano, portano a pensare che il tecnico del Milan fosse il primo a rendersi conto che mancava ‘benzina’ fisica e psicologica dopo l’eliminazione dalla Champions League’.