Milan-Fiorentina, botta e risposta di CM
Il momento delle due squadre.
Federico: "La sconfitta contro il Bologna due turni fa ha infiammato ulteriormente un ambiente già infuocato da almeno tre mesi, il pareggio contro la Roma, la vittoria e il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Carpi ha però restituito qualche certezza in più ai rossoneri: il Milan è ancora convalescente, non c'è la presunzione di essere usciti dal momento difficile ma il gruppo si è compattato attorno all'allenatore e questa è una buona base di partenza. C'è grande voglia di trovare un risultato importante contro la Fiorentina, che darebbe slancio alla rincorsa che il Milan deve compiere nel girone di ritorno".
Stefano: "La Fiorentina sta attraversando un momento delicato perché viene da una sconfitta interna, netta, contro la Lazio e le vicende di mercato stanno influenzando il rendimento della squadra".
Allenatori agli opposti: le situazioni di Mihajlovic e Sousa.
Federico: "La situazione di Mihajlovic è complicata, non è facile lavorare quando da tre mesi a questa parte ci si ritrova perennemente sulla graticola e con continue voci di esonero. Il serbo però ha le spalle larghe, ignora tutto e va avanti per la sua strada sapendo che gli unici giudici imparziali sono i risultati. Importanti poi alla vigilia le parole di Berlusconi, che ha detto di credere ancora in Mihajlovic: un'iniezione di fiducia e serenità che può fare la differenza".
Stefano: "Alle vicende di mercato si legano anche quelle del tecnico Paulo Sousa, che ha chiesto rinforzi a più riprese e anche in tempi rapidi per mantenere la Fiorentina lassù. Purtroppo i tempi che voleva l'allenatore non sono stati rispettati, perché a metà gennaio non c'è un volto nuovo. Tino Costa è in arrivo, ma difficilmente sarà disponibile per la prossima gara. E queste difficoltà sul mercato, oltre che sull'umore del tecnico si sono ripercosse anche sulla piazza, con una parte consistente della tifoseria che ha preso le parti di Sousa, criticando l'operato della società. Comunque è anche vero che c'è tempo per dare all'ex Basilea quello che chiedeva".
Il punto di forza e il punto debole di Milan e Fiorentina.
Federico: "Il punto di forza del Milan è la compattezza del gruppo, che ha dimostrato di saper emergere quando messo alle corde: lo dimostra la prova offerta nel secondo tempo di Roma, quando la rimonta poteva anche valere la vittoria finale dei rossoneri. Il punto debole restano sempre i blackout improvvisi in campo: solitamente il problema è l'avvio, in Coppa Italia contro il Carpi thriller i primi minuti della ripresa. Il Milan deve migliorare sotto questo aspetto e deve riuscire a mantenere alta la tensione per tutti i novanta minuti".
Stefano: "Il punto di forza della Fiorentina finora è sempre stata l'organizzazione di gioco e l'alta intensità tenuta dalla squadra che ha messo in difficoltà gli avversari proprio con queste armi. E il pressing. Emblematico in questo senso è stata la partita contro l'Inter a San Siro con il rigore guadagnato da Kalinic che era andato a mettere alle corde direttamente Handanovic. Il punto debole invece è rappresentato dalla ristrettezza della rosa, almeno se paragonata alle altre squadre che lottano per il tricolore. Rossi, Babacar, sono potenzialmente delle buone alternative, ma in difesa manca gente, perché Roncaglia e Tomovic sono troppo discontinui e non danno molte garanzie. Suarez poi, ha deluso a più riprese".
La rivelazione e la delusione della prima parte di stagione.
Federico: "Niang è stato una sorpresa, Kucka una sorpresa inaspettata del mercato, ma la rivelazione è indubbiamente Donnarumma: titolare nel Milan a 16 anni, spesso e volentieri il migliore in campo e merita tutti gli elogi che incassa. Chi ha deluso è Bertolacci: anche a causa di qualche infortunio di troppo non è ancora entrato in condizione, ora deve necessariamente cambiare passo".
Stefano: "La rivelazione indubbiamente non può che essere Kalinic che ha tenuto una media realizzativa davvero impressionante nelle prime giornate, oltre ad aver dato un apporto di una certa consistenza alla squadra. Viene però da due prestazioni consecutive non pienamente convincenti (Palermo e Lazio), come se avesse dato i primi segnali di stanchezza. Altra rivelazione, almeno parziale, è Bernardeschi che al suo primo vero anno di A si è già posto all'attenzione di Conte e di grandi club europei. Delusioni almeno un paio. Uno, lo ribadiamo, Suarez, che è arrivato in pompa magna a Firenze, forte della sua grande esperienza vissuta all'Atletico Madrid. Ancora non si è inserito bene negli schemi di Sousa. L'altra, parziale perché ha diverse attenuanti, è Giuseppe Rossi. Pepito dopo la stagione totale di assenza stenta a ritornare ad essere quel giocatore decisivo che conoscevamo. E' chiaro, avrebbe bisogno di più minuti per tornare in forma, ma quando è stato chiamato in causa ha dato segnali non positivi. Tranne che nella partita con la Lazio che alimenta la speranza di poter ritrovare un giocatore importante".
L'uomo chiave e lo spauracchio di Milan e Fiorentina.
Federico: "L'uomo chiave per il Milan è Bonaventura: nelle ultime uscite è apparso in leggero calo, se ritrova brillantezza può decidere l'incontro. I rossoneri temono indubbiamente Ilicic, che ha sempre fatto male anche a San Siro, anche ai tempi del Palermo. Nella Fiorentina molto passa da Kalinic, il capocannoniere, mentre lo spauracchio dei viola è Bacca: senza l'esperienza di Rodriguez, la difesa ospite può soffire molto i suoi movimenti".
Stefano: "L'uomo chiave del match potrebbe essere Ilicic perché nella sua posizione e con il suo sinistro riesce a mettere in difficoltà tutte le squadre. Quando becca la porta poi, è micidiale (chiedere a Sorrentino per conferma). L'unico problema è che non è stato benissimo dopo il match di Palermo, ma dopo tutti questi giorni, i piccoli problemi che ha avuto dovrebbero essere definitivamente spariti. Lo spauracchio è rappresentato...dagli ex. Questo perché la Fiorentina riesce a prendere una mole di reti dai suoi ex che fa spavento. Montolivo (che ha già segnato contro i gigliati) ha tanta voglia di riscattarsi e Sousa, viste le statistiche, dovrebbe guardarsi bene da lui. Senza contare anche la rivincita che vuol prendersi Mihajlovic, tecnico gigliato in passato, annichilito all'andata. Proprio il serbo potrebbe essere paradossalmente l'uomo chiave per il Milan, perché deve riuscire a ritrovare la quadratura del cerchio di una squadra che stenta ad esprimersi ad alti livelli con continuità. Lo spauracchio per i rossoneri è Kalinic: San Siro lo ha già ispirato quest'anno".
Le probabili formazioni.
Federico: "Ancora qualche dubbio di formazione per Mihajlovic, si va verso il solito 4-4-2: Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Honda, Montolivo, Bertolacci, Bonaventura; Niang, Bacca. Kucka e Zapata scalpitano dalla panchina e potrebbero essere le sorprese last-minute".
Stefano: "Non crediamo che Sousa abbandoni il 3-4-2-1 che ha caratterizzato la sua squadra per larga parte del girone d'andata. E questo nonostante vi siano due assenze importanti come Gonzalo in difesa e Badelj a centrocampo. Roncaglia dovrebbe essere fatto fuori dall'undici titolare dopo i disastri fatti con la Lazio, per questo prevediamo l'arretramento di Alonso con Pasqual sulla fascia sinistra. Possibile che a supporto di Kalinic giochi Rossi e Borja Valero finirebbe sulla linea dei quattro a centrocampo. Torna invece Bernardeschi. Ricapitolando: Tatarusanu; Tomovic, Astori, Alonso; Bernardeschi, Borja Valero, Vecino, Pasqual; Ilicic, Rossi; Kalinic".
Il pronostico.
Federico: "Il Milan vuole vendicare la sconfitta dell'andata e partire bene nel girone di ritorno, i rossoneri possono spuntarla se manterranno concentrazione dietro e ritroveranno precisione davanti: vittoria Milan, ma di misura".
Stefano: "La Milano rossonera ha spesso portato fortuna alla squadra viola nel corso degli ultimi anni. Per questo motivo, per il fatto che la Fiorentina non può permettersi ulteriori passi falsi se vuol continuare a restare in corsa per il titolo, dico che potrebbe vincere la squadra di Sousa per 2-1 con gol di Ilicic e Rossi da una parte e Bacca dall'altra. Certamente sarebbe un risultato questo, se si verificasse, che metterebbe a tacere tutte le polemiche dell'ultimo periodo, legate all'immobilismo societario sul mercato".
Il precedente.
Federico: "Senza andare troppo indietro nel tempo, basta tornare all'ultima vittoria rossonera a San Siro. 20 novembre 2010, in un Milan-Fiorentina teso e molto combattuto a fare differenza è la classe di Ibrahimovic: controllo in area, palleggio e rovesciata a siglare l'1-0 finale, un risultato importante nel cammino che ha portato al 18° scudetto del Diavolo".
Stefano: "Il precedente a cui sono legato, e con me anche molti tifosi della Fiorentina, è il 3-1 rifilato al Milan in campionato con Trapattoni in panchina e un Batistuta stellare in campo. Bati quel giorno realizzò una tripletta con tanto di punizione a due in area tirata da non più di sette metri dalla porta e finita in fondo al sacco con una potenza mai vista. Sempre nel periodo di Bati, anche se non per il campionato, c'è la vittoria a San Siro per 2-1 che ha consegnato ai viola la Supercoppa Italiana. Anche quella volta, inutile dirlo, l'argentino fu protagonista con la sua doppietta".
Twitter: @Albri_Fede90