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Milan, finalmente Caldara: promosso con la Lazio, ora la missione per il futuro
MISSIONE PER IL FUTURO - In vista del match contro il Torino, Gattuso tornerà al 4-3-3 e Caldara si accomoderà - salvo sorprese - in panchina. Il ballottaggio per affiancare Romagnoli in difesa è tra Zapata e Musacchio, e vede il primo favorito. E Caldara? Per stanchezza (dopo il ritorno con la Lazio), ma anche meccanismi difensivi, è destinato a star fuori, proprio come a inizio stagione. Il classe 1994, arrivato la scorsa estate dalla Juve nell’ambito dell’operazione Bonucci-Higuain, doveva essere il titolare designato accanto a Romagnoli, ma poi è stato costretto a fermarsi per il grave infortunio proprio mentre stava entrando negli ingranaggi difensivi del Milan. Il passaggio dalla rodatissima difesa a tre di Gasperini a quella a quattro è tutt’altro che automatico, lo hanno ribadito più volte a inizio stagione sia Gattuso che il difensore. Caldara è stato poi costretto a fermarsi e ora sta riprendendo quel processo iniziato in autunno. Per il momento, però, Gattuso non lo vede ancora pronto per giocare a 4. A prescindere dal modulo e dall’avversario, avrà un’altra chance Caldara da qui a fine stagione? La missione del difensore è una sola: dimostrare di poter essere un titolare inamovibile del Milan nel presente e nel futuro, a tre e a quattro, senza differenze.
VOGLIA DI CHAMPIONS - In attesa di ritrovar la miglior condizione fisica e una maglia da titolare nel Milan, Caldara oggi ha speso parole importanti in chiave presente e futuro a Sportmediaset, dopo il ritorno in campo con la Lazio: “Champions League? Per me significherebbe tantissimo, da una stagione da dimenticare diventerebbe una stagione da ricordare, vorrei dare una mano al Milan a tornare in Champions dopo un po' di anni. Per me sarebbe davvero una liberazione interiore, perché mi sento in debito con la società, i tifosi e il mister, non sono riuscito a dare quello che volevo, quindi per me sarebbe bellissimo. Voglio assolutamente rimanere qui perché non sono riuscito a dare quello che questa società merita e quindi adesso che sto bene spero davvero di riuscirci”. La convinzione del Milan è totale: Caldara è il futuro della Nazionale e del club, un difensore di talento che volevano tutti e che andrà soltanto ritrovato dal punto di vista della continuità. Caldara vuole restare, il Milan ha piena fiducia in lui: il futuro è apparecchiato.