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Milan, fiducia per Brahim Diaz: un jolly per Pioli
VICE CALHA - Nel 4-2-3-1 con cui i rossoneri hanno trovato la quadra e ottenuto un filotto di dodici risultati utili consecutivi post lockdown, Brahim Diaz si innesterebbe come 'gemello' di Hakan Calhanoglu: un costruttore di gioco, un rifinitore per accompagnare gli attaccanti e rifornirli negli ultimi 25 metri. Idealmente un trequartista o una seconda punta dunque, come accadeva ai tempi di Manchester, per sfruttare anche la sua capacità di giocare indifferentemente con i due piedi, utile per smarcarsi e aprire spazi.
JOLLY - Proprio il fatto di essere ambidestro però, abbinato a una discreta rapidità palla al piede, gli ha consentito negli anni di spostare il proprio baricentro d'azione sulle corsie esterne. Un processo avviato al City e perfezionato con decisione a Madrid, perché nei pochi scampoli concessi da Zidane il 'Messi di Malaga' è sempre stato impiegato come ala destra o sinistra nel tridente. Una buona notizia per Pioli, che al momento sulle fasce può contare solo su Castillejo e Saelemaekers come esterni di ruoli, ai quali vanno aggiunti il tuttofare Rebic (ha dimostrato di gradire e non poco la corsia sinistra) e gli adattabili Leao, Calhanoglu e Paquetà sulla destra (i tre, tuttavia, prediligono la zona centrale del campo). Una soluzione in più, un fantasista capace di svariare su tutto il fronte offensivo alle spalle del centravanti: il Milan ci crede, proseguono i contatti per il jolly Brahim Diaz.
@Albri_Fede90