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Fassone: 'Spero che Bonucci resti, ci saranno entrate e uscite. Conti a posto, non mi riguarda di chi siano i soldi'
Alle 16, l'amministratore delegato del Milan Marco Fassone è itervenuto al canale tematico rossonero e sulla pagina Facebook del club per rispondere alle domande dei tifosi sulla situazione societaria e per fare il punto sulle strategie di mercato, alla luce dell'esclusione dalle prossime competizioni europee stabilito dalla Uefa e dei rumors sul possibile passaggio di proprietà da Yonghong Li ad alcuni soggetti interessati provenienti dagli Stati Uniti.
Sugli ultimi eventi relativi al club: "Faccio l'amministratore delegato del Milan, me ne occupo e me ne curo quasi per 24 ore al giorno. Poi ci sono delle cose che passano sopra la mia testa e che riguardano la proprietà e gli azionisti. Su quello non voglio apparire evasivo, ma tante cose non le so neanche io".
Su Bonucci: "Leo è il nostro capitano. Non è uno dei giocatori che stiamo discutendo o negoziando. E' uno dei punti di forza della squadra e starà con noi spero ancora a lungo".
Sull'ultimo aumento di capitale: "I 32 milioni di Li? I tifosi sappiano che i 32 milioni il Milan li ha ricevuti settimana scorsa, che me li abbia versati uno o l'altro devo stare attento che il Milan abbia il denaro per essere gestito. Chi li mette lo staremo a vedere".
Sul possibile ingresso di un nuovo socio: "Agitazione sul futuro del Milan fa parte della nostra cultura che punta alla stabilità. Non siamo indovini e non possiamo immaginare se nella testa di Li ci sia di vendere un pezzo del club o no. Mi auguro che il proprietario, chiunque sia, ci supporti".
Sull'esclusione dalle coppe: "Uefa? E' verdetto che al #Milan sembra ingiusto altrimenti non avremmo fatto ricorso. Abbiamo cercato di dimostrare la volontà di essere in linea con le regole del #FFP. Mi auguro si possa leggere storia in modo diverso. Lottiamo fino al 90' e forse anche oltre".
Sull'iscrizione al prossimo campionato: "Ricevuto dalla Figc la lettera che conferma la piena operatività sul mercato e sulla partecipazione alla Serie A non ci sono dubbi".
Sulle linee guida del mercato: "Abbiamo in cassa denaro per investire sul mercato se potessimo, Li non ci ha fatto mancare niente. Ma quello con cui dobbiamo fare i conti sono le norme Fair Play Finanziario. L'anno scorso abbiamo avuto l'anno franco del presunto voluntary. Quest'anno equilibrio tra entrate e uscite".
Sulla possibile partenza dei big: "Nessun giocatore è venuto da me o Mirabelli a dire che ha volontà di andare via. Se dovesse accadere ci penseremmo, perché chi resta deve essere convinto ma speriamo che non accada".
Sui rinnovi: "Romagnoli se avesse voluto avrebbe potuto lasciarsi, è ricercatissimo. Ha deciso di stare con noi. Anche Cutrone farà lo stesso".
Sull'affare Halilovic: "Halilovic? Siamo a qualcosa di più di una stretta di mano. E' un'opportunità di un giocatore di grande talento che andrà a completare la rosa del Milan".
Sul rischio esclusione dall'Europa League: "Diventa quasi una cosa di principio. Non è che la decisione restasse questa cambierebbe qualcosa nel progetto del #Milan. Noi ci crediamo fino in fondo perché riteniamo di non meritare l'esclusione anche se la violazione c'è stata nel 2015, 2016 e 2017".
Sull'accusa di poca trasparenza: "Ho cercato di fare il modo che il Milan fosse una casa di vetro. Noi manager non sappiamo niente delle trattative. C'è una proprietà che ha diritto di fare le sue trattative senza dirci nulla".
Sulla sanzione Uefa: "Non comprende il passivo di bilancio di questa stagione appena conclusa. Preferisco sospendere la risposta se porterà a nuova sanzione. Farà parte di una valutazione ma ci torneremo dopo il 20 luglio".
Sugli ultimi eventi relativi al club: "Faccio l'amministratore delegato del Milan, me ne occupo e me ne curo quasi per 24 ore al giorno. Poi ci sono delle cose che passano sopra la mia testa e che riguardano la proprietà e gli azionisti. Su quello non voglio apparire evasivo, ma tante cose non le so neanche io".
Su Bonucci: "Leo è il nostro capitano. Non è uno dei giocatori che stiamo discutendo o negoziando. E' uno dei punti di forza della squadra e starà con noi spero ancora a lungo".
Sull'ultimo aumento di capitale: "I 32 milioni di Li? I tifosi sappiano che i 32 milioni il Milan li ha ricevuti settimana scorsa, che me li abbia versati uno o l'altro devo stare attento che il Milan abbia il denaro per essere gestito. Chi li mette lo staremo a vedere".
Sul possibile ingresso di un nuovo socio: "Agitazione sul futuro del Milan fa parte della nostra cultura che punta alla stabilità. Non siamo indovini e non possiamo immaginare se nella testa di Li ci sia di vendere un pezzo del club o no. Mi auguro che il proprietario, chiunque sia, ci supporti".
Sull'esclusione dalle coppe: "Uefa? E' verdetto che al #Milan sembra ingiusto altrimenti non avremmo fatto ricorso. Abbiamo cercato di dimostrare la volontà di essere in linea con le regole del #FFP. Mi auguro si possa leggere storia in modo diverso. Lottiamo fino al 90' e forse anche oltre".
Sull'iscrizione al prossimo campionato: "Ricevuto dalla Figc la lettera che conferma la piena operatività sul mercato e sulla partecipazione alla Serie A non ci sono dubbi".
Sulle linee guida del mercato: "Abbiamo in cassa denaro per investire sul mercato se potessimo, Li non ci ha fatto mancare niente. Ma quello con cui dobbiamo fare i conti sono le norme Fair Play Finanziario. L'anno scorso abbiamo avuto l'anno franco del presunto voluntary. Quest'anno equilibrio tra entrate e uscite".
Sulla possibile partenza dei big: "Nessun giocatore è venuto da me o Mirabelli a dire che ha volontà di andare via. Se dovesse accadere ci penseremmo, perché chi resta deve essere convinto ma speriamo che non accada".
Sui rinnovi: "Romagnoli se avesse voluto avrebbe potuto lasciarsi, è ricercatissimo. Ha deciso di stare con noi. Anche Cutrone farà lo stesso".
Sull'affare Halilovic: "Halilovic? Siamo a qualcosa di più di una stretta di mano. E' un'opportunità di un giocatore di grande talento che andrà a completare la rosa del Milan".
Sul rischio esclusione dall'Europa League: "Diventa quasi una cosa di principio. Non è che la decisione restasse questa cambierebbe qualcosa nel progetto del #Milan. Noi ci crediamo fino in fondo perché riteniamo di non meritare l'esclusione anche se la violazione c'è stata nel 2015, 2016 e 2017".
Sull'accusa di poca trasparenza: "Ho cercato di fare il modo che il Milan fosse una casa di vetro. Noi manager non sappiamo niente delle trattative. C'è una proprietà che ha diritto di fare le sue trattative senza dirci nulla".
Sulla sanzione Uefa: "Non comprende il passivo di bilancio di questa stagione appena conclusa. Preferisco sospendere la risposta se porterà a nuova sanzione. Farà parte di una valutazione ma ci torneremo dopo il 20 luglio".