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Milan: Europa League indigesta, all in sulla Coppa Italia. Vale una stagione, l'ha insegnato l'Inter...
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Almeno a parole, quindi, nessuno vuole snobbare l’Europa League che storicamente è sempre andata di traverso alle nostre squadre, perché non può essere un caso che nessuna italiana l’abbia mai vinta. Giocare giovedì in coppa e domenica in campionato non è il massimo della vita, specialmente per il Milan che per adesso ha vinto soltanto lo scudetto degli infortuni e deve inseguire un piazzamento in campionato dal quarto posto in su. In base al turnover di Pioli, quindi, vedremo già nella gara d’andata contro il Rennes, il 15 febbraio a San Siro, se davvero il Milan punterà a vincere l’Europa League. Senza dimenticare che i francesi sono soltanto al tredicesimo posto in campionato ma hanno concluso il girone di Europa League a un punto dal Villarreal, con il miglior attacco (13 gol) e la miglior difesa del girone (6 gol) in sei partite, e avranno il vantaggio non trascurabile di giocare in casa la gara di ritorno contro i rossoneri.
Nella migliore delle ipotesi il Milan dovrebbe poi disputare altre sette partite (due negli ottavi, due nei quarti, due in semifinale e l’ultima in finale a Dublino) prima di tornare a sollevare un trofeo internazionale che manca dal lontano 2007 a Yokohama, quando vinse contro il Boca Juniors.Un cammino tutt’altro che semplice, in generale per il valore dei possibili rivali, a cominciare dal Liveropol, e in particolare per la concomitanza con gli impegni in campionato.
Ecco perché, ricordando le feste di Lautaro e compagni negli anni in cui non hanno vinto lo scudetto, il Milan deve puntare anche, o meglio soprattutto, alla Coppa Italia a maggior ragione dopo l’eliminazione dell’Inter campione in carica e del Napoli con lo scudetto. E allora riflettori puntati su San Siro, dove i rossoneri debutteranno in coppa Italia all’inizio del nuovo anno, il 3 gennaio contro il Cagliari. In caso di qualificazione poi ci sarebbero soltanto quattro partite, la metà rispetto a quelle dell’Europa League, prima di vincere la coppa: una nei quarti, due in semifinale e l’ultima a Roma. Un percorso più breve, con minori complicazioni in chiave campionato e la possibilità di concludere con un successo la stagione, prima di contendere la prossima Supercoppa ai futuri campioni d’Italia.
E siccome è inutile illudersi che il Milan possa annullare i nove punti di distacco dall’Inter, conquistare la coppa Italia non sarebbe una magra consolazione ma una grande soddisfazione, come ha insegnato Inzaghi che si è sempre vantato di averla vinta. Anche quando lo scudetto lo aveva festeggiato il Milan…