Milan: il fondo Elliott per Telecom sfida Vivendi, in 'guerra' con Berlusconi
Il ceo di Tim, Amos Genish apre la porta: "Non possiamo che dare il benvenuto a tutti gli azionisti, siamo disposti a sederci al tavolo con loro. Siamo sempre disponibili a migliorare il nostro modello di business e accogliamo favorevolmente i dialoghi costruttivi. Aspettiamo un loro feedback sul business plan: noi riteniamo di avere una strategia solida, un piano ambizioso che copre tutti pilastri fondamentali. Elliott dica più specificamente quali sono i loro piani, sicuramente ce li hanno e li presenteranno alla prossima assemblea degli azionisti, ma a oggi non abbiamo informazioni".
In vista dell'assemblea del prossimo 24 aprile, gli advisor di Vitale & Associati e di Bonellierede stanno completando il lavoro sul piano strategico e sul ricambio in consiglio. Elliott chiederà il sostegno assemblea dei soci per avviare il ribaltone e ha già avviato i primi contatti con i possibili candidati per il nuovo board: si parla di sette o dieci amministratori con cui integrare il consiglio di Tim. Si fanno i nomi di Fulvio Conti (ex numero uno di Enel), Giovanni Cavallini (ex ad di Interpump), Rocco Sabelli (ex ad sdi Telecom e di Piaggio), Paolo Dal Pino (ex numero uno delle attività brasiliane di Tim e di Prometeon), Claudia Parzani (presidente di Allianz Italia) e Paola Giannotti (amministratore indipendente di Ansaldo Sts, che tra l'altro ha incontrato Elliott proprio nella battaglia contro i giapponesi di Hitachi).
Paolo Scaroni, ex Eni e membro del Cda del Milan, ha smentito di essere stato contattato dal fondo Usa per entrare nel consiglio di Tim e ha escluso di aver incontrato a Milano il presidente di Vivendi, Vincent Bollorè. Che in passato ha provato invano una joint venture tra Canal+ e Tim oltre a tentare di scalare Mediaset Premium, con cui è ancora in corso una battaglia legale. Non è da escludere che il gruppo francese ora cerchi alleati per evitare di essere buttata fuori da Tim (possiede il 24,9% del capitale), rimettendoci oltre un miliardo di euro. Da quando Vivendi ha investito in Telecom il titolo ha perso il 27% in due anni ( scendendo dagli 1,08 del valore di carico dei francesi agli 0,78 euro di ieri) facendo registrare la peggiore performance tra le società di tlc europee. Elliott, al contrario, è tra i fondi speculativi uno di quelli con il miglior rendimento del settore, con performance a doppia cifra.