Il Milan non vuole subito Honda
Mille tifosi, decine di giornalisti. E' all'insegna dell'entusiasmo e dell'attesa il raduno del Milan a Milanello. Insieme a Massimiliano Allegri ed Adriano Galliani, al tavolo della sala stampa, ci sono solo i giovani "poco mediatici" Poli e Saponara, ma al di là dei cancelli la fiducia e l'amore rimangono intatti. Il mercato chiude il 2 settembre, c'è tempo per rinforzare una squadra che parte già con buone basi per puntare a tutti e tre gli obiettivi stagionali. Molto dipenderà dal playoff di Champions League (il Milan conoscerà il suo avversario solo il 9 agosto) e dal mercato in uscita, secondo la più volte decantata filosofia "esce uno giocatore entra un giocatore". Robinho partirà, nonostante le difficoltà della trattativa con il Santos la fumata bianca arriverà prima del 15 luglio, ovvero prima della chiusura del mercato in entrata in Brasile, e dopo il suo addio partirà la caccia ad una seconda punta. Il cui arrivo è direttamente legato a quello di Honda.
L'accordo tra il giapponese e il Milan c'è già, triennale da 2,5 milioni di euro, il suo sbarco a Milanello non ha però ancora una data precisa, perchè per il Milan, al momento, non è una priorità. Il "mi auguro possa arrivare a gennaio" pronunciato da Galliani infatti è molto più di una frase di rito. Nasconde una scelta precisa. Tesserare ora Honda vorrebbe dire subito spendere almeno tre milioni di euro per il suo cartellino per un giocatore che va in scadenza a dicembre. In più in quel ruolo c'è anche Boanteg, in scadenza nel 2014, per cui non ci sono club interessati. Honda è una risorsa economica ancora prima che sportiva, nel suo ruolo, quello del trequartista, il Milan punta forte su Riccardo Saponara, responsabilizzato oggi in conferenza stampa, davanti ai media, con il paragone con Kakà. E' lui il presente e la scommessa, Honda, per ora, può restare parcheggiato a Mosca.