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Milan, ecco le motivazioni per la sanzione Uefa: 'Proprietà non credibile'
PROPRIETA' NON CREDIBILE - Il verdetto della Camera Giudicante si è dunque fondato anche sui dubbi riguardo alla proprietà cinese rappresentata da Yonghong Li. Il Milan presenterà ricorso al Tas entro la prossima settimana, come comunicato ieri ufficialmente, ma non sarà semplice ottenere l’annullamento della squalifica. Al Milan il settlement per rientrare dagli sforamenti dell'ultimo triennio dell'era Berlusconi (in realtà due anni e mezzo, perché prima il bilancio si chiudeva a dicembre mentre dal 2017 la nuova proprietà lo chiude a giugno) è stato invece negato, come il voluntary. Anche per le "incertezze sul rifinanziamento del prestito" di Elliott da 303 milioni ottenuto da Li Yonghong per acquistare il club e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018". Queste, dunque, le motivazioni dietro alla condanna di ieri della Uefa...