L'offerta dei cinesi a Berlusconi: 580 milioni per il 51% del Milan
Rilancio. La partita a scacchi per la cessione del Milan non ha ancora un vincitore. Per battere il broker thailandese Bee Taechaubol, la cordata cinese punta subito alla maggioranza del club rossonero.
ARRIVATA L'OFFERTA - La Gazzetta dello Sport in edicola oggi rivela la controproposta avanzata del consorzio degli imprenditori di Pechino al presidente Silvio Berlusconi: 580 milioni di euro per comprare il 51% del Milan. Immaginando una scala mobile, con clausole e scadenze, che li porti a salire in 4 anni fino al 70% del pacchetto azionario. Fininvest custodisce l'offerta e ha informato gli stessi cinesi che la risposta di Berlusconi non arriverà in tempi brevi, perché il presidente rossonero si è preso del tempo per valutarla e da ieri si è tuffato nella campagna elettorale. Prima i due incontri di Arcore, poi uno scambio di documenti tra le parti (e anche oggi i contatti tecnici tra i legali continueranno), e tra martedì e mercoledì la proposta. I cinesi valutano il Milan 1 miliardo e 200 milioni di euro chiavi in mano, quindi compresi i 250 milioni di debiti.
BARBARA E GALLIANI - Nei due incontri ad Arcore, la dama cinese, che in questa seconda fase più operativa ha sostituito Richard Lee nella trattativa, ha blindato le posizioni dei due attuali amministratori delegati rossoneri, sia quella di Barbara Berlusconi che quella di Adriano Galliani: anche se il Milan finisse in mani cinesi, i due manager continueranno ad occuparsi dei loro settori di competenza. Il lavoro di entrambi è stato apprezzato: da una parte, la programmazione proiettata nel futuro di Lady B, con la realizzazione di Casa Milan, il potenziamento degli accordi commerciali e il progetto dello stadio di proprietà, che ingolosisce Wanda Group (in foto il presidente Wang Jianlin), uno dei colossi di riferimento della cordata; dall’altra, l’esperienza di un manager come Galliani, il costruttore dei grandi Milan trionfali del recente passato. A Silvio Berlusconi i cinesi offrono la poltrona di presidenza fino a quando non sarà lui a decidere di uscire di scena.
BEE CINGUETTA - Intanto Bee Taechaubol è tornato a farsi vivo con un tweet ("Per me esiste solo un Milan... Forza rossonero"). Nel vertice del 29 aprile ad Arcore il thailandese ha offerto 500 milioni per il 60% del club rossonero, sentendosi rispondere da Silvio Berlusconi tre giorni dopo che era disposto a cedergli tra il 40% e il 49% per 300 milioni di euro.
For me there is only one Milan.... forza rossonero
— Bee Taechaubol (@beetaechaubol) 7 Maggio 2015