Milan e Inter vietate a Fabbri e Abisso: attenti, Calciopoli cominciò anche così
Abisso ha penalizzato l’Inter con la Fiorentina, Fabbri ha fatto lo stesso con il Milan nella partita contro la Juve. La soluzione individuata da Nicchi e Rizzoli è stata elementare quanto imbarazzante: Abisso non dirigerà più l’Inter e Fabbri il Milan, almeno fino al termine della stagione.
E’ una decisione pericolosa, perché può trasformarsi in un condizionamento psicologico difficile da gestire. Gli arbitri ambiscono a dirigere le squadre più importanti, com’è umano e normale che sia: il Milan anziché l’Empoli, l’Inter anziché il Frosinone, la Juve o il Napoli anziché il Chievo. Se, quando hanno un dubbio, sanno che possono perdere una big per mesi, potrebbero non essere sereni nei giudizi. Insomma: perché devo rischiare di avere un impedimento nella mia carriera? A quel punto meglio fischiare in favore delle grandi. Anche perché, a quanto è dato sapere, non sono stati presi provvedimenti del genere quando sono state le piccole, o anche le medie, a essere danneggiate.
Attenzione, perché Calciopoli cominciò anche così. Con alcuni arbitri che avevano interesse a ingraziarsi certe società perché poi le avrebbero dirette di nuovo, guadagnandoci in prestigio, ascesa professionale e - di conseguenza - denaro.
E non scandalizzatevi per questo riferimento al periodo più cupo nella storia del nostro calcio: meglio mettere in guardia prima che piangere poi. Anche quindici anni fa ci davano degli irresponsabili quando avanzavamo dubbi sulla gestione di Bergamo e Pairetto.
@steagresti