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  • Milan e Inter, non c'è pace per San Siro: caos in Municipio 7 e i comitati ricorrono al TAR contro la cessione dello stadio

    Milan e Inter, non c'è pace per San Siro: caos in Municipio 7 e i comitati ricorrono al TAR contro la cessione dello stadio

    Non c’è pace per lo stadio di San Siro. Tra passi in avanti e indietro, il nodo legato al futuro dell’impianto meneghino sembra non sciogliersi mai definitivamente. Anche nel corso della giornata di oggi – data scelta dal primo cittadino per l’avvio della conferenza dei servizi preliminare – sono fuoriusciti alcuni nuovi dubbi che ostacolerebbe il progetto presentato da Inter e Milan per la riqualificazione del Meazza e per la costruzione del nuovo San Siro (una delle ipotesi presenti all’interno del Docfap studiato dalle due società).

    PARLA IL SINDACO - Ripartiamo dalle dichiarazioni del sindaco di Milano Beppe Sala, rilasciate in un forum con i giornalisti della redazione milanese de La Repubblica: "È la volta buona per il nuovo stadio a San Siro? Possiamo farcela, sapendo che avremo ostilità da parte di qualcuno, avremo ricorsi. Non posso pretendere che tutti siano d'accordo sulla soluzione che abbiamo trovato. Ma il rischio che il Milan vada a San Donato è altissimo, poiché ci ha già investito molti soldi. Sia chiaro, però, che se non riusciamo entro ottobre, poi è difficile che si faccia”.

    CAOS E TENSIONI - Ci saranno ostilità, ha dichiarato il sindaco, e tali non si sono fatte attendere: l’appuntamento della conferenza dei servizi è stato contestato da più parti per le modalità frettolose con il quale è stato convocato. Infatti, mancano ancora 15 giorni prima del 30 aprile, data in cui è fissata la scadenza dell’avviso pubblico per cui il Comune è obbligato a cercare altri soggetti eventualmente interessati al Meazza. Varie le polemiche scoppiate, come riporta anche Milano Today: all’interno del Municipio 7, il clima era abbastanza teso, con alcuni residenti della zona di San Siro – che sono intervenuti prima dei consiglieri – che hanno sottolineato le criticità del progetto. In particolar modo, per i cittadini non ci sarebbero ricadute positive per il quartiere dalla vicinanza con il nuovo impianto; inoltre, preoccupa la tematica che riguarda il verde pubblico con la cancellazione degli oltre 50mila metri quadrati del verde del parco dei Capitani e il dubbio sul fatto che, con il nuovo San Siro, si raggiungerà il 50% di verde totale nelle aree limitrofe allo stadio; infine, c’è la questione amianto con i due club che non hanno ancora specificato come verrà rimosso, con quali tempistiche e con quali costi.

    Finisce qui la giornata? Non esattamente. Come descritto anche da Calcio&Finanza, è stato confermato un ricorso al TAR dei comitati per fermare l’operazione di cessione a Inter e Milan dell’area di San Siro. L’annuncio ufficiale è arrivato direttamente dal capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino Carlo Monguzzi, tra i maggiori sostenitori dell’impossibilità di cedere l’impianto milanese alle due società. Monguzzi, in tal senso, ha dichiarato: “Una conferenza dei servizi preliminare col bando ancora aperto è una struttura giuridica da paese dei balocchi. L’imprenditore Trotta ci scrive dicendo di non aver potuto partecipare al bando per la durata ridicola e per il perimetro proibitivo. Il dibattito pubblico, pur farlocco, ha detto il contrario di quello che il comune scrive nelle delibere. Il referendum è stato impedito dal Comune. Noi continuiamo la nostra mobilitazione”.

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    Utente vxl 66921
    Utente vxl 66921

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