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Milan: è anche la rivincita di Honda
Chi l'avrebbe mai detto? Senza incorrere nell'errore di passare da un eccesso all'altro, è doveroso riconoscere dopo la prova di Genova e il primo gol con la maglia del Milan in Serie A che l'investimento fatto dal club rossonero a gennaio per Keisuke Honda (27) sta iniziando a dare i suoi frutti. Non più, dunque, una semplice operazione in chiave marketing che ha già fruttato per ora un contratto di sponsorizzazione per due anni del valore complessivo di 4 milioni di euro (e l'idea di proseguire in questa direzione), ma anche un acquisto che si sta rivelando meno ardito di quanto le sue prime prestazioni nel nostro campionato avevano lasciato immaginare.
LA MANO DI SEEDORF - Nella crescita di rendimento del centrocampista giapponese c'è anche la mano di Seedorf, che ha insistito nel proporre l'ex Cska Mosca in un ruolo a lui poco congeniale ma che, con il miglioramento complessivo di tutta la squadra, lo sta portando ad essere sempre più elemento integrante deL gruppo. Dopo una normale fase di adattamento a un calcio molto diverso da quello praticato in Russia e con la sua nazionale, Honda sta trovando anche una condizione atletica importante e, dopo le prove in crescendo contro Lazio e Fiorentina e il bellissimo assist per Kakà contro il Chievo, è arrivato anche il pesantissimo gol a Marassi che ha spianato la strada verso un successo che autorizza a pensare a una rimonta in chiave Europa League.
E GALLIANI RIDE - Un Honda finalmente decisivo in fase offensiva, ma anche più applicato e disposto al sacrificio in quella di non possesso, situazione emersa in maniera evidente soprattutto contro il Genoa di Gasperini, che per lunghi tratti della partita ha costretto il Milan sulla difensiva. Gongola anche Galliani che, dopo aver coltivato il sogno di portare il giocatore di Osaka alla corte di Allegri già in agosto, è stato costretto a rimandarne lo sbarco sul pianeta rossonero di 5 mesi, mettendo comunque a segno un affare a parametro zero giudicato negativamente con l'eccessiva fretta che contraddistingue il modo tipicamente italiano di vivere anche il calcio.
I NUMERI DI HONDA IN QUESTA STAGIONE:
LA MANO DI SEEDORF - Nella crescita di rendimento del centrocampista giapponese c'è anche la mano di Seedorf, che ha insistito nel proporre l'ex Cska Mosca in un ruolo a lui poco congeniale ma che, con il miglioramento complessivo di tutta la squadra, lo sta portando ad essere sempre più elemento integrante deL gruppo. Dopo una normale fase di adattamento a un calcio molto diverso da quello praticato in Russia e con la sua nazionale, Honda sta trovando anche una condizione atletica importante e, dopo le prove in crescendo contro Lazio e Fiorentina e il bellissimo assist per Kakà contro il Chievo, è arrivato anche il pesantissimo gol a Marassi che ha spianato la strada verso un successo che autorizza a pensare a una rimonta in chiave Europa League.
E GALLIANI RIDE - Un Honda finalmente decisivo in fase offensiva, ma anche più applicato e disposto al sacrificio in quella di non possesso, situazione emersa in maniera evidente soprattutto contro il Genoa di Gasperini, che per lunghi tratti della partita ha costretto il Milan sulla difensiva. Gongola anche Galliani che, dopo aver coltivato il sogno di portare il giocatore di Osaka alla corte di Allegri già in agosto, è stato costretto a rimandarne lo sbarco sul pianeta rossonero di 5 mesi, mettendo comunque a segno un affare a parametro zero giudicato negativamente con l'eccessiva fretta che contraddistingue il modo tipicamente italiano di vivere anche il calcio.
I NUMERI DI HONDA IN QUESTA STAGIONE: