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    Milan, due verità: 3° posto blindato, ma gli infortuni sono ormai uno scandalo

    Milan, due verità: 3° posto blindato, ma gli infortuni sono ormai uno scandalo

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Tre gol al Monza per blindare il terzo posto e avvicinarsi alla Juventus, ora cinque punti sopra, ma anche due nuovi infortuni a Pobega e Okafor. Il ritorno al successo dei rossoneri in campionato, dopo la sconfitta a Bergamo e il 2-1 a Newcastle, contiene così due verità opposte. Da una parte c’è la facilità con cui il Milan batte la squadra di Palladino, dall’altra c’è la conferma dei difetti di preparazione. In attesa di sapere se, e come, cambierà in futuro lo staff di Pioli, per il momento basta e avanzano le prodezze di Reijnders all’inizio e di Okafor alla fine, a cavallo delle quali c’è la seconda rete che rappresenta la nota più bella del mezzogiorno di fuoco dei rossoneri e cioè l’esodio con gol del diciottenne Simic, entrato dopo il primo infortunio di Pobega. Si potrebbe concludere, quindi, che non tutti i mali vengono per nuocere, oppure che da un male può nascere un bene, come ricordava l’ex presidente Berlusconi. In realtà è più giusto dire, invece, che il Milan ha giocato con una concentrazione che fa ben sperare in prospettiva, perché avrebbe persino potuto realizzare altri gol, per esempio con Giroud che non segna a San Siro da agosto, anche se non va dimenticato che in un paio di occasioni Maignan è stato decisivo, negando briciole di speranza al Monza. A questo punto, quindi, al Milan serve la continuità, non degli infortuni ma dei risultati, perché la strada è ancora lunga, almeno per evitare di soffrire fino all’ultima giornata per guadagnarsi un ritorno in Champions League.

    SUBITO REIJNDERS - Il Milan non potrebbe partire meglio, perché al primo tentativo va subito in vantaggio. Merito esclusivo di Reijnders che resiste a un contrasto, entra in area e batte Di Gregorio con un preciso destro. Sono passati soltanto 3’, ma i rossoneri non sfruttano la brutta partenza del Monza concedendo alla squadra di Palladino l’illusione di poter parteggiare. Colpani mostra le sue qualità in mezzo al campo, lanciando Mota Carvalho e il grande ex, in prestito, Colombo, e soltanto un paio di perfette chiusure di Kjaer, al rientro dopo quasi due mesi, evitano l’1-1.

    FESTA SIMIC - Come se non bastasse la reazione del Monza, dopo 23’ si blocca Pobega per un altro problema muscolare. E’ l’ennesimo infortunio che costringe Pioli a far debuttare il diciottenne tedesco Jan-Carlo Simic, inserito al fianco di Kjaer, con lo spostamento di Tomori nell’inedito ruolo di laterale sinistro e il conseguente avanzamento di Hernandez, capitano per l’assenza di Calabria, rilevato a destra da Florenzi. Proprio l’unico italiano rimasto in campo del Milan si rivela il più pericoloso al tiro con un paio di conclusioni deviate dall’attento Di Gregorio. Il gol del raddoppio, però, arriva dall’uomo, o meglio dal ragazzo, meno atteso perché è proprio l’ultimo arrivato, Simic, a deviare in posizione da centravanti il cross di Leao, spostato a destra. Festa doppia per il giovane difensore della “Primavera”, lanciato in piena emergenza. E poco ci manca che arrivi il terzo gol allo scadere del primo tempo, quando la traversa respinge la conclusione di Pulisic.

    GIOIELLO OKAFOR - Malgrado lo 0-2, il Monza non si arrende e soltanto il primo grande intervento di Maignan nega il gol a Colpani. Stranamente, però, Palladino toglie anche lui e il capitano Pessina, dopo avere già sostituto Colombo e Kyriakopoulos, affidandosi alla freschezza di Maric, Ciurria, Valentin Carboni e Akpa-Akpro. Le novità sembrano funzionare perché il Monza aumenta la pressione e allora anche Pioli si affida alla voglia di emergere delle alternative in panchina. Così si rivede Bennacer al posto di Loftus-Cheek e con lui anche Okafor che rileva Leao e soprattutto un altro giovane, il diciassettenne Bartesaghi per far rifiatare Kjaer che ha il doppio della sua età. Le mosse di Pioli servono più di quelle di Palladino, perché Okafor sfiora due volte il gol costringendo Di Gregorio ad altrettanti interventi decisivi e poi lo trova, concludendo la più bella azione di tutta la partita. Il suo tocco finale arriva, infatti, dopo un’accelerazione di Reijnders che smarca Giroud, bravissimo ad appoggiare il pallone del 3-0 all’attaccante svizzero.

    SCANDALO INFORTUNI - Basta e avanza per fare festa, ma non per ignorare l’autentico scandalo degli infortuni, perché dopo lo stop di Pobega si ferma proprio Okafor. E’ vero che c’è ancora la possibilità di sostituirlo con Chukwueze e soprattutto è vero che la vittoria ormai è al sicuro, ma il problema rimane e pensando a tutti gli impegni che attendono il Milan, anche in Europa, è il caso di fare una profonda riflessione per il presente e per il futuro. Perché questa non è sfortuna. Ed è un peccato che i rossoneri rischino di pagare a caro prezzo questi troppi infortuni.

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